Plainsong – Voices Electric cover album

Voices Electric, atto secondo per i riformati Plainsong di Ian Matthews, uno dei più sfortunati e sottovalutati songwriter inglesi. Dopo l’iniziale breve parentesi con i Fairport Convention, Matthews ha intrapreso una carriera solista gratificata da una vasta ed ottima discografia (ricordo tra gli altri Some Days You Eat The Bear e Valley Hi) purtroppo accompagnata da scarsi risultati di vendite che spesso hanno coinciso con lunghe soste e lontananza dal music business.
Da un paio d’anni gira i circuiti del folk con la riedizione di un suo vecchio progetto: Plainsong, avendo trovato in Mark Griffiths, Andy Roberts e Julian Dawson (un giovane cantautore inglese, molto quotato) i giusti compagni d’avventura.

Lo scorso anno il CD del ‘nuovo’ esordio Dark Side Of The Room, pur presentando un rinnovato spirito ed una quindicina di nuovi pezzi, freschi e godibili, sempre caratterizzati dalla gentile e soffice voce di Matthews, era passato per l’ennesima volta quasi inosservato.
E’ di questi giorni l’uscita di Voices Electric, che nulla aggiunge e nulla toglie al discorso del personaggio in questione. Plainsong propongono musica acustica come ai bei tempi del folk-revival, rivitalizzata da personali ed azzeccati arrangiamenti vocali da un gruppo che si rivela affiatato.

Più innovativi i brani firmati dal precedentemente citato Julian Dawson, più ‘tradizionali’ e direzionati verso il cantautorato ‘made in USA’ quelli di Matthews come l’ottima Where The Coyote’s Roam.
Nella raccolta spicca una bella versione di Gunga Din di byrdsiana memoria.
Continua dunque la coraggiosa e difficile strada del menestrello Matthews, un personaggio un po’ demodé, ma da conoscere, per i cultori del cantautorato e della musica acustica in generale.

Line LICD 901288 (Celtic Folk, 1994)

Franco Bigi, fonte Out Of Time n. 6, 1994

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