I componenti di questo duo con base a New York, Jamey Garner e Chris Tedesco, firmano tutti e otto i pezzi presenti in questo loro album d’esordio. Oltre alle doti di composizione, i due suonano in prima persona molti strumenti, Garner è la voce solista, fa i cori e le parti di harmonica, Tedesco oltre ai cori si esibisce al fiddle, mandolino e chitarra acustica.
Il disco è ben prodotto da Tim Beattie e la musica che si ascolta è una country music moderna, che gioca molto su ritmiche scandite, non disdegna qualche incursione di chitarra elettrica un po’ inacidita come nel caso dell’iniziale All The Wrong Places. Non mancano buoni spunti dal sapore trdizionale in cui salgono in primo piano i suoni più acustici di chitarra, steel e banjo in bella mostra nella vivace Everybody Says e ancor più in Daphine pezzo dal gusto decisamente bluegrass arricchito dal suono della national guitar di Hugh Pool e dal bel lavoro di harmonica e fiddle dei due Ranchhands.
Down In The Boundocks è un altro bel country rock sostenuto da chitarra elettrica e harmonica che ci proietta a tutta velocità nel sud degli USA tra le paludi del delta del Mississippi. L’album si chiude con Maybe It’s Me, una bella ballata dai tratti molto lonesome che nel cantato a due voci, riporta all’attenzione il buon lavoro di armonia vocale dei due cantanti.
In conclusione, ci troviamo di fronte ad un buon disco che speriamo possa portare all’attenzione di qualche major le doti di questi due ragazzi anche come autori, che si possa trattare, insomma, di un inizio per una carriera ad alti livelli. Jamey Garner e Chris Tedesco sembrano averne tutta la stoffa.
Clutch 61862 (New Country, Country Rock, 2002)
Roberto Galbiati, fonte Country Store n. 66, 2003