E così Randy Travis ci riprova, dopo una pausa di circa due anni eccolo tornare alla ribalta con un nuovo e splendido album di Christian country music. Questo Rise And Shine era molto atteso sia dai fan che dalla critica in quanto potremmo dire che riprende il discorso proprio lì dove si era interrotto dopo le 12 tracce del precedente, anche esso splendido, Inspirational Journey.
Una scelta coraggiosa quindi sia per aver impegnato così tanti sforzi per un album lontano da scelte puramente commerciali e di classifica, cosa però che un artista affermato come lui può ampiamente permettersi, sia perché quando si ritenta con un opera così particolare come questa, il rischio di copiare se stessi, di ripetersi scadendo nella banalità è sempre in agguato.
È normale aspettarsi poi che un album del genere non faccia molto rumore, che i singoli estratti facciano si e no capolino nelle classifiche ufficiali e che dopo un po’ tutto passi nel dimenticatoio; invece non è così. Si chiama Three Wodden Crosses ed è il singolo trainante di quest’album che non ha affatto faticato in pochissime settimane a raggiungere il primo posto in classifica e ha lasciato a bocca aperta quanti si aspettavano che uno come Randy, che da un po’ non si vedeva nelle zone alte delle classifiche, potesse impressionare così tanto con un pezzo del genere.
Ci sono un agricoltore, un insegnante, un ladruncolo e un prete che si trovano insieme su uno stesso autobus, tutti per la stessa direzione ma per scopi diversi, tutti alla ricerca della propria strada… poi c’è un incrocio con tre segnali anziché quattro e una bibbia che viene regalata e finirà per indicare la strada da seguire ad uno di loro. Il significato di questa canzone è da leggere tra le righe e da capire e da ascoltare in silenzio lasciandosi trasportare dal ritmo spigliato e deciso così deliziosamente country di questo piccolo capolavoro, magnifico.
Comunque il resto dell’album non è da meno soprattutto per quanto riguarda l’impegno riversato nella stesura dei testi, sei dei quali co-scritti dallo stesso Randy. Ogni canzone contiene un monito, un messaggio ben preciso che l’artista vuole comunicare per aver vissuto in prima persona una conversione dopo un meno noto passato alquanto turbolento e ribelle. Il bello poi è che mentre i testi sono di tale impegno e profondo significato, il ritmo è spessi di travolgente country music, allora ci si potrebbe trovare su una pista da ballo tra file di line dancers ballando al ritmo di Everywhere We Go, della title track Rise And Shine o a quello ancora più scatenato di Pray For The Fish, davvero un marchio di fabbrica alla Randy.
Che dire poi del divertente swing di Keep Your Lure In The Water, chiara l’analogia tra il pescatore e la fede, invito a non nascondere la propria fede ma ad usarla per indicare la strada agli altri e per diventare pescatori di uomini. Atmosfera oscura e ricca di Pathos in Jerusalem’s Cry che con il suo ritmo alla Waylon Jennings è il chiaro omaggio allo stesso artista scomparso che in Inspirational Journey aveva sigillato una delle sue ultime collaborazioni duettando insieme alla moglie Jessie Colter e a Randy nel brano The Carpenter.
Bellissime poi le ballate, tante e tutte impreziosite dalla calda e potente voce davvero unica del cantante del North Carolina. A cominciare da Raise Him Up, splendido il messaggio di questo brano che verte su un parallelismo di un padre che accetta un figlio anche se non è sangue del suo sangue come Cristo fu accettato dal padre che lo ha allevato prima di tornare a riunirsi con il padre celeste… difficile descrivere così a parole, il testo della canzone riesce ad essere più esplicito e decisamente più efficace. Da brivido la parte finale del brano dove i cori vengono in aiuto della voce di Randy che ce la mette davvero tutta prima di ritornate a ricomporsi abbassandosi di tono accarezzando le ultime note di chiusura.
Ancora cori, questa volta d’introduzione prettamente gospel per When Mama Prayed; la forza della preghiera di una madre, co-scritta da Paul Overstreet per il quale non è affatto una novità scrivere di christian music: ”non più alta di cinque piedi ma quando mamma pregava anche le montagne, grandi o piccole, si sgretolavano.’’
Introduzione pianistica e d’archi per If You Only Knew molto dolce e d’atmosfera. Emozionante anche The Gift, grande lavoro di arrangiamento e manco a dirlo, impeccabile esecuzione vocale. “He was the son God sent to one and all…” il più grande regalo per l’umanità destinato a morire per fare in modo che essa possa vivere…
Vivamente consigliato come del resto il precedente Inspirational Journey. Randy Travis rise and shine again!!
Curb 886236 (New Country, Traditional Country, 2002)
Emanuele Tilli, fonte Country Store n. 68, 2003
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