Li abbiamo da poco ascoltati in Tainted Angel, dove hanno fornito a Chris Wall uno splendido rollicking honky tonk sound. Ecco ritornare in prima persona questa band di ‘hick-rockers’, inurbatasi ad Austin, con l’atteso seguito di Millican. Si tratta di un album acustico registrato dal vivo allo Stubb di Austin che conferma l’evoluzione di questa roots-band, provinciale e rurale finché volete, al rango di uno dei segreti meglio custoditi della città musicale texana per eccellenza.
Costretto ad autoprodursi per la propria label, con l’aiuto di Merel Bregante, il quintetto di Willy Braun, voce e chitarre, Jay Nazz, percussioni, Cody Braun, violino, mandolino e voce, Chris Schelske, basso, e Casey Pollock, chitarra acustica solista, ci offre un saggio del proprio folk-rock sound dalle gradevoli venature country e rootsy. Conoscono molto bene la musica d’autore, le acustiche citazioni-rivisitazioni, mai casuali o banali, da Dylan, Subterranean Homesick Blues, Shaver, una lunga versione di Hottest Thing In Town, Pinto Bennett, She Sung The Red River Valley, e Steve Earle, My Babe Workships Me, sono di valore e lo confermano.
Non mancano brani nuovi composti dal loro front-man Willy Braun, l’intensa You Should Be Gone, Strung Out And Wound, percorsa con grazia dal violino, la nostalgica Eight More Miles, dallo splendido ed intrigante string-sound acustico, e My Soul Ain’t Sold, scritta con Villanueva dei Derailers. Ma una band come i Reckless Kelly non manca di stupire. Chiudono con una lunga versione della Zeppeliniana Whole Lotta Love arrangiata per strumenti acustici. La parte del leone la fa il violino, che esce trascinante dal guitar-sound del gruppo su ritmi sempre più serrati. Sì grande ‘hick-rockers’, ruspante e graffiante, in una dimensione acustica pienamente coinvolgente.
Reckless RR 01 (Alternative Country, 2000)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 31, 1999
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