Red Meat - 13 cover album

Nati cinque anni fa in un garage di Mission District, San Francisco, i Red Meat travalicano qualunque stereotipo delle band di revival. Dopo lo straordinario esordio con Meet Red Meat, dove questi ragazzi provenienti da Iowa, Nebraska e Oklahoma si sono rivelati una country band di grande personalità, in grado di far rivivere i fasti delle honky tonks bands d’altri tempi, eccoci alla prova della verità con 13.
Prodotto dal celebrato Dave Alvin, questo sestetto stupisce ancora una volta per le qualità del variegato repertorio, per il valore dei singoli strumentisti, per le doti corali e d’insieme di un ‘corpo’ che sa essere sinuoso e musicalmente intrigante in ogni situazione. I Red Meat, come nel precedente album prodotto sempre dalla Ranchero, label di Oakland, miscelano nel loro sound honky tonk, bluegrass, country, western swing, sublimati da un old-time feeling immediato e diretto. Vogliono portare in città il fascino della tradizione.

Perfettamente prodotti riescono nel loro intento con l’impatto di un real country sound che nulla ha del dejà-vu tanta è la freschezza, la passione, il coinvolgimento emotivo dei protagonisti.
Il materiale originale è scritto da Scott Young, chitarra, voce, violino, chitarra e trombone, con contributi da parte della bassista Jill Olson, del pedal steel Steve Cornell, e della chitarra solista Michael Montato. 13 come i brani di questa raccolta, vi svelerà l’esuberante natura del sapido e vibrante honky tonk feeling che li sorregge, le sfumature western swing, il diretto e contagioso country-sound, l’intelligente humour, le belle parti corali, il senso della misura e lo spirito con cui si esprimono. Divertenti, dissacranti ed ironici, ma non per questo meno veri, i Red Meat rendono meno inquietante la nostalgia del west ‘d’autore’ di ieri e di oggi..

Ranchero 003 (Honky Tonk, Alternative Country, 1998)

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 28, 1998

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