Recentemente Jimmy Stewart e Robert Mitchum si sono dati appuntamento per un’ultima cavalcata verso le grandi praterie, lasciando un terribile vuoto a Hollywood. Ed e’ proprio del secondo che vi voglio parlare e della ristampa, da parte della benemerita Bear Family, di tutto il suo output discografico su di un unico CD del 1995. Su vinile il lavoro sarebbe stato distribuito su due facciate: una country e country/pop e l’altra calypso.
Il lato calypso e’ gradevolissimo e divertente, specie per la perizia con cui l’attore simula l’accento giamaicano, ma esula dagli argomenti di questa rivista.
Veniamo quindi alla sezione country. Due brani sono tratti da un ’45 uscito nel 1958 per la Capitol. Alla chitarra c’è nientemeno che Otis ‘Joe’ Maphis. Il pezzo principale è The Ballad Of Thunderroad scritta dallo stesso Mitchum insieme a Don Raye. Si tratta della colonna sonora per l’omonimo film prodotto lo stesso anno dalla United Artists. Di questa stupenda canzone sono uscite in seguito svariate covers. Come ‘B side’ abbiamo My Honey’s Lovin’ Arms, portata al successo da Bing Crosby nel ’33.
Otto anni più tardi Mitchum entra in studio a Nashville, e, accompagnato da alcuni dei migliori turnisti locali, incide un intero album. Fra i musicisti che presero parte a queste sessions ricordiamo Harold Bradley e Jerry Reed alla chitarra e Hargus ‘Pig’ Robbins al piano.
Mitchum canta in modo rilassato e ‘nonchalant’ dimostrando di avere un’ottima intonazione ed un notevole senso del ritmo, particolarmente swingante.
Il tutto è pervaso da sottile ironia di chi sa che quello non è il suo lavoro, ma lo fa bene lo stesso.
Non tutti i brani sono propriamente country (il classico pop Sunny, per esempio), ma, non fosse altro che per Whipporwill e per una seconda versione di Thunderroad (portata lo stesso anno a quota 44 delle charts da Jim & Jesse), l’album è più che consigliabile, a meno che non vi interessi soltanto il new country ‘usa-e-getta’.
Bear Family 16223-AH (Country Swing, Country Pop, Traditional Country, 1998)
Fabio Nosotti, fonte Country Store n. 42, 1998