Sino al ’97 era un agiato professionista in quel di Houston, Texas. Roger Creager ha deciso di rimettere in discussione la sua vita per iniziare, partendo da zero e senza mezzi, come molti suoi eroi musicali, la sua nuova carriera nella country-music. Non ha preso la via di Nashville, quella più breve, ma la più lunga e faticosa via dei locali della provincia texana dove si è formato. L’esordio, sempre prodotto dall’instancabile Lloyd Maines, è datato ’98, Having Fun All Wrong, il new-breed movement texano ha trovato un altro giovane eroe da affiancare ai Robison, a Morrow, a Greene, Temple, Ingram & Co.
I Got The Guns, ultimo parto benedetto ancora una volta da ‘Don Maines’, ‘padre di tutti i producers’, ci presenta un Creager ulteriormente cresciuto come autore ed interprete.
Vocalist pieno ed espressivo, Roger interpreta un country molto solido e diretto dalle solide contaminazioni rock. Lloyd Maines, chitarre, pedal steel, dobro e banjo, sembra aver capito le potenzialità del personaggio e gli ritaglia intorno un numeroso cast dove spiccano i collaudati nomi di Paul Pearcy, batteria, Joel Guzman, accordion, Richard Bowden, cello, Riley Osbourn, tastiere, che integrano la duttile country-band di Creager.
Quest’ultimo, ha inoltre il merito di fornire notevoli ballate dalle sapide tinte country che sfumano nel rock, nel folk, nel tex-mex assumendo, di volta in volta, accattivanti contorni tra l’elettrico e l’acustico.
Dalla ritmata Storybook, in apertura, alla lenta Goodbye, in chiusura, ne esce un’opera completa, moderna ed attuale, vicina alle produzioni dei più quotati songwriters del genere, ma non slegata dalle radici, dal gusto di ‘riscoprire’ sonorità care tanto alla tradizione che al new-country.
Creager Music 002 (Alternative Country, 2000)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 38,2001
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