Non è un nome nuovo, spero, nemmeno qui in Italia, ma certo vale la pena di ricordare che Ronnie Bowman ha militato per anni in gruppi del calibro dei Lost & Found, ed è da tempo il bassista della Lonesome River Band, a cui ha fornito una splendida voce di impostazione country (e grinta bluegrass) e uno stile di basso che per molti è LO stile da imitare.
Cold Virginia Night è il suo esordio ‘solo’, anche se in ottima compagnia con i soliti, ormai quasi inevitabili, ‘sfigati’: Tony Rice, Craig Smith, Barry Bales, Kim Gardner, Alison Krauss, la Lonesome River Band al completo, la Del McCoury Band al completo, Dale Perry, Don Rigsby, Rickie Simpkins, Jody King.
Se è impressionante il cast stellare dei sidemen, non deve meravigliarvi il fatto che Bowman ceda in quasi tutti i pezzi il ruolo di bassista a Barry Bales, sicuramente per non dare un’eccessiva impostazione LRB al suono, e certo non deve meravigliarvi il fatto che questo album sia, con esigui dubbi, un CD splendido.
Lo stesso Bowman ha firmato parte dei pezzi, e possiamo constatare con poco stupore che il nostro è anche un ottimo autore. Gli altri autori sono molto vari, da Flatt & Scruggs ai soliti ottimi ‘tunesmiths’ della Nashville di oggi, a Reno & Smiley, a Jimmy Haley (che purtroppo qui fornisce anche l’unico pezzo di cui avrei fatto a meno, una Always A Lady che sembra solo un esercizio su quanti accordi si possano infilare in un pezzo bluegrass), al famoso Anon. (noto anche come P.D. o Trad.) qui presente con una Nine Pound Hammer da antologia.
Il suono è reso vario dal gioco ben dosato delle diverse individualità stilistiche, ma c’è in fondo anche uno ‘stile’ comune che, salvo nei pezzi con la LRB o la Del McCoury Band, è soprattutto dovuto alla voce di Bowman e al sapiente supporto che i musicisti danno ad essa.
Non serve sprecare parole su quanto esaltanti possano essere lo Scruggs style di Craig Smith, il fiddle grintoso e bluesy di Alison Krauss, la spinta ritmica della chitarra di Tony Rice, il dobro fluido di Kim Gardner, il contrabbasso pulsante di Barry Bales o il tenor di Dan Tyminski: è soprattutto il suono e il gusto dell’insieme ad attirare e convincere. Se volete regalarvi un solo CD per Natale (o per l’inizio del 1995) non ci sono dubbi: deve essere Cold Virginia Night.
Rebel 1704 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1994)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 27, 1995
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