Rosalie Sorrels è una cantautrice originaria delle Sawtooth Mountains dell’ldaho; sensibilissima poetessa ed esecutrice è ancora poco conosciuta da noi, malgrado una lunghissima carriera e numerosi album già incisi. La sua musica risente di varie influenze, dal jazz, al blues alla musica tradizionale della sua terra. Ma la sua maggiore influenza è stata il caro amico Bruce Utah Phillips, un grande songwriter, autore di due ottimi album: Good Tough (Philo 1004) e El Capitain (Philo 1016). Agli inizi degli anni ’60 Rosalie girava accompagnata dai Frontier, un gruppo californiano di country-boogie (dal quale era leader Mitch Greenhill, chitarrista, compositore, cantante, studioso di musica tradizionale, personaggio affascinante) che ha accompagnato Rosalie nella sua carriera fino ad oggi.
La Sorrels si impose come una delle più interessanti cantautrici degli anni ’60 grazie ad una stupenda esibizione al festival di Newport del ’66 accompagnata da Greenhill, eseguì un vario repertorio di traditionals, di proprie songs e di songs di Utah Phillips. L’anno seguente incise per la Folk Legacy uno del suoi album più significativi, If I Could Be The Rain, che ottenne un grosso successo. Consigliati anche lo stupendo Folk Songs Of Idaho And Utah (Folkways) e Always A Lady del ’76 (Philo), nel quale oltre sue songs e traditionals, eseguiva due songs di Toni Brown delle Joy of Cooking.
Questo suo album è certamente il suo migliore. Il suo fascino e la sua personalità, la sua espressività vocale la rendono una delle cantautrici più atipiche mai ascoltate! Le songs si susseguono in atmosfere dolcissime, con reminiscenze di folk e jazz! Tra di esse spiccano Just More One Cowboy e Singing In The Country, gemme acustiche che ci danno immagini di spazi aperti e di libertà; le jazzate Moments Of Happiness e See You Stand That Way, con intrecci di piano e sax; Green Firefalls, eseguita in modo suggestivo, o Ain’t Nobody Got The Blues Like Me, un dixie blues molto piacevole. Rosalie, oltre a cantare, si accompagna all’acoustic guitar e si fa accompagnare da ottimi musicisti che con la loro bravura contribuiscono alla riuscita dell’album. Un dolcissimo personaggio.
Philo 1033 (Singer Songwriter, Folk, 1978)
Daniele Ghisoni, Mucchio Selvaggio n. 7, 1978