Siamo stati a lungo preoccupati per la ‘regina degli honky tonks’, sovrana di un regno che si estende dal Texas, dove è nata, sino alla California, dove vive, ma che ha seguaci un pó ovunque. Ritornata sulle scene dopo un lungo periodo di assenza, Rosie Flores si è confermata in salute fisica ed artistica, passando attraverso convincenti prove discografiche ed un lungo tour come chitarrista degli Asleep At The Wheel.
L’epigono di fine secolo di personaggi come Wanda Jackson e Rose Maddox, firma un altro ambizioso, affascinante e riuscito progetto registrato live in un’autentica Texas Dancehall, il Cibolo Creek Country Club di San Antonio. Co-prodotto dalla Flores stessa e dal multistrumentista Ray Kennedy, Dance Hall Dreams la vede interpretare una lunga serie di nuove canzoni che portano in gran parte la sua firma. Songs, spesso autobiografiche, scritte da sola o con co-autori come Don Henry, Terry McBride, Rodney Foster, Julian Dawson, Leroy Preston, che sono una gustosa e ricca mistura dei generi che le sono più cari: rock & roll di matrice country con notevoli influenze western-swing, in altre parole, countrybilly.
La band comprende, oltre al citato Ray Kennedy, la sua sezione ritmica, Kevin Smith e Donald Lindley (da poco scomparso), la lap-steel e slide guitarist degli ATTW, Cindy Cashdollar, il tastierista Justin Reinhardt e Tammy Rogers, violino e mandolino. Interprete di razza della scena honky tonk contemporanea, la pimpante Rosie spazia maestosa dal western swing al rock & roll, passando per una scintillante country sound, e regala citazioni colte e d’autore nel segno del ‘rinnovamento nella tradizione’. Si va ben oltre l’effetto nostalgia (It Comes From Memphis), i suoni e le atmosfere sono d’epoca, ma il personaggio no, quello è oltre le mode, fuori dal tempo!
Rounder 613150 (Alternative Country, Rockabilly, 1999)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 31, 1999
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