Santiago Jr., fratello del più celebre ‘Flaco’ Jimenez, deve il suo nome a quello del padre, famoso e celebrato suonatore di accordeon diatonico che ha rappresentato per la musica ‘tex mex’ un po’ quello che Bill Monroe fu per il bluegrass. I figli hanno poi calcato con non meno gloria le sue orme e Santiago jr. non ha nulla da invidiare al fratello maggiore. Il tex mex è una musica rigorosamente da ballo, ed è l’accordeon lo strumento portante: una parentela strettissima con il ‘liscio’ di casa nostra che fa a volte arricciare il naso a qualche appassionato che si ferma all’aspetto in un certo senso strapaesano di valzer, polke e mazurke. Ma ascoltando con attenzione non si può non avvertire l’esplosiva carica ritmica che la famiglia Jimenez ha dato allo strumento, portandolo ben oltre le sue tradizionali caratteristiche melodiche e armoniche. Ed è così che Santiago Jr., con una semplice formazione di trio (accanto all’accordeon abbiamo bajo-sexto e basso), può far scatenare nel ballo migliaia di persone: è quello che è successo a Zuidlaren, in Olanda, in una serata del Big Bear Festival dell’anno scorso, tanto che è stata doverosa la documentazione su CD di tale evento.
Se non avete mai avuto l’occasione di ascoltare del tex mex, questo è il disco giusto per colmare la lacuna. Più difficile è trovare punti di interesse per chi è già familiare con questa musica.
Comunque vale la pena di riascoltare nella versione di Santiago Jr. quelle Volver Volver e Viva Seguin già apparse, complice Flaco, su un memorabile album del grande Ry; oppure insospettirsi ascoltando una Marina, Marina che conoscevamo a firma del nostro Rocco Granata nientemeno e che qui appare firmata da M. Guerrero. Chi sarà il colpevole?
Strictly Country SCR 38 (Conjunto, Tex-Mex, 1995)
Luigi Grechi, fonte Out Of Time n. 9, 1995
