Il dato più rilevante di questo Like We Used To Be, ennesima produzione dei Seldom Scene è il ritorno di John Starling al ruolo di lead singer. Lo è stato per circa quindici anni, il periodo d’oro della band, dopo di che ha lasciato il posto a Phil Rosenthal il quale, a sua volta, si è fatto da parte per dare spazio al più giovane e grintoso Lou Reid. Spiace però deludervi, ma dobbiamo informarvi che il buon John ha già cambiato idea; ora il nuovo lead singer e chitarrista della band si chiama Moondi Klein.
E’ certo che questo darà un grosso dispiacere a quanti vedono tuttora in John Starling il cantante ideale per questa istituzione musicale. I Seldom Scene, è doveroso ricordarlo, anche in Italia rappresentano per molti il motivo del proprio avvicinamento a questo genere di musica.
Come si possono scordare dischi quali Act 1 o Old Train? 25 anni di carriera non sono bruscolini, e sono pronto a scommettere che se qualcuno avesse mai la buona idea di portarli dalle nostre parti, raccoglierebbero un grande successo di pubblico. Un paio di anni orsono ho avuto il piacere di gustarmeli dal vivo e vi assicuro che questi vecchi leoni hanno ancora le unghie ben affilate, cosa che purtroppo, e veniamo al disco, non si riscontra in Like We Used To Be. Spiace dirlo, ma i pezzi che la band ci propone in questa occasione non hanno il mordente al quale ci ha abituati in tutti questi anni.
Forse può non sembrare piacevole sentir parlare in questi termini dei Seldom Scene, ma oggi i signori in questione devono vedersela con gruppi della carica tecnica e sensibilità artistica a dir poco esplosiva.
Siamo tutti certi di non essere di fronte ad un tramonto, ma vi invitiamo comunque ad avvicinarvi prima alle loro vecchie produzioni Rebel, oggi disponibili in versione CD.
Sugar Hill SH CD 3822 (Bluegrass Moderno, 1994)
Maurizio Faulisi, fonte Out Of Time n. 3, 1994
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