Secondo passo nella camminata di questi Stop The Truck, band texana di Austin, a distanza di ben quattro anni dall’omonimo CD di esordio datato 1995.
Rispetto al precedente album, il gruppo si è ridotto con formazione a quattro elementi, con la dipartita del cantante-armonicista Don Wickham. Sono rimasti dunque Alan Moe Monsarrat basso, voce solista e voce corista), Steve Carter (chitarra acustica, voce solista e voce corista), Wally Doggett (batteria) e Boomer Norman (chitarra elettrica e chitarra acustica solista in Georgia Moon).
Il sound che caratterizza questo gruppo è molto immediato e seppure non rappresentante di innovazioni particolari a livello stilistico, si caratterizza per la sincerità e l’epidermicità delle sue proposte. Curati gli impasti vocali, pur senza penalizzare l’impatto emotivo iniziale.
Valga per tutti l’esempio della grintosa ed iniziale Foolproof, con fiddle e chitarra acustica sugli scudi.
Il title-track non lascia ovviamente molto spazio alla fantasia, ma è uno shuffle con tutti gli attributi che servono; se proprio vogliamo trovare un tallone d’Achille, esso va identificato nella prestazione vocale, non all’altezza del suonato.
Altrettanto gradevole All Hanky, No Panky, swingata su di una steel guitar guizzante ed un fiddle incontenibile.
Non ha molto significato esaminare per esteso tutti e quindici i brani, nei loro complessivi oltre cinquattaquattro minuti di durata. Basti dire che il repertorio è abbastanza articolato: dal redneck rock di Redneck Level alla ballata romantica di No Fences, dal pizzicato tradizionale di Nothin’ But A Hillbilly al disimpegnato country-rock di Silky Sue, dalla ballata acustica e country-folk di Bird On A Wire (Leonard Cohen è molto lontano) allo stereotipo country di Mother Of My Teardrops.
Ci sono poi la già citata Georgia Moon con passo cajun, il country-rock della rodeo song Let’s See If He Can Ride, il deciso country & western di Tex Avery Song, la soffusa One Of Your Lies con la batteria sapientemente ‘spazzolata’, per finire con le chitarre a dodici corde e l’armonica di Love Wig.
Album gradevole e vario nelle sue proposte, meritevole di una ricerca approfondita.
Stop The Truck 202 (Western Swing, Honky Tonk, Traditional Country, 1999)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 62, 2002