Per la prima volta nella sua lunghissima carriera che ha toccato i più svariati generi della tradizione afro-americana, dal blues al ragtime fino alle sfumature caraibiche, Taj Mahal ha dedicato un intero album allo swing, andando a ritroso alla ricerca di radici familiari mai come in questo caso approfondite e amate.
Savoy è proprio la famosa ballroom di Harlem sulla cui pista i genitori di Henry Fredericks Jr. si incontrarono per la prima volta, danzando sulle note dell’orchestra di Chick Webb che nel 1938 accompagnarono la straordinaria voce di Ella Fitzgerald e proprio attorno a quei suoni ruota tutto l’album in una serie di standard celeberrimi interpretati con passione e devozione.
La produzione è un ulteriore tassello alla riuscita del disco, curata nei minimi dettagli da John Simon, dietro alla consolle di grandi musicisti come The Band, Blood, Sweat & Tears, Leonard Cohen e Gordon Lightfoot tra gli altri, capace di dosare l’orchestra senza mai risultare ridondante, sulle orme di personaggi come Duke Ellington, Louis Jordan, Louis Armstrong e George Gershwin.
Classe ed eleganza, gusto e coinvolgimento, tutto concorre nel rendere la selezione estremamente godibile, più di un semplice esercizio di nostalgia ma in questo caso la volontà del protagonista di riprendersi le proprie radici e di riconsegnarcele con la dovuta personalità. Scorrono quindi titoli come Stompin’ At The Savoy, posta giustamente all’inizio, Summertime, Mood Indigo, Is You Is Or Is You Ain’t My Baby, Sweet Georgia Brown, una Baby, It’s Cold Outside che ci regala un pregevole duetto con Maria Muldaur, Lady Be Good e Caldonia, mantenendo sempre alto il piacere di un suono avvolgente ed accurato, rimandando alle emozioni dei momenti swing di una Large band di Lyle Lovett per esempio.
Da rimarcare anche le performance vocali di Taj Mahal, in forma come nei tempi migliori come se la ruggine del tempo non si fosse fermata sulla sua ugola, convincente e perfettamente a proprio agio in un abito elegante e in una serata da ricordare.
Stony Plain SPCD1470 (Swing, 2023)
Remo Ricaldone, Fonte TLJ, 2023
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