Ted Prillaman - The Life & Death Of Charlie Poole cover album

Sto costatando da qualche tempo che i dischi migliori nell’ambito dell’otm più verace risultano essere quelli prodotti, registrati, distribuiti e venduti direttamente dagli artisti. È per esempio il caso di Ted B. Prillaman, che tramite la sua piccolissima privata etichetta Mart (Martinsville) ha edito di recente un intero lavoro dedicato a Charlie Poole. L’album dà finalmente corpo ad un ambizioso progetto abbozzato otto anni orsono con diversi 45 giri del medesimo tenore che hanno riscosso un incredibile successo a livello regionale, riconfermando il perdurare di questa tradizione musicale ed il vivo ricordo del leggendario banjoista nella zona compresa tra Virginia, West Virginia e North Carolina.
The Life & Death Of Charlie Poole contiene nove brani tratti dal repertorio dei North Carolina Ramblers (1925-1930) ed una ballata, che è poi il titolo della raccolta, composta nel 1932 da Walter Gid Smith, un ottimo cantautore di Spray (N.C.) e incisa qui per la prima volta. Prillaman (banjo e voce) è accompagnato dai Virginia Ramblers, i cui nomi non compaiono nelle note di copertina: tre musicisti (fiddle, chitarra e contrabbasso) che comunque hanno assimilato in toto la tecnica strumentale degli illustri predecessori e lo spirito delle matrici originali.

Qualche perplessità permane solamente riguardo alla qualità del suono riprodotto: inspiegabilmente si va dalle eccellenti The Girl I Loved In Sunny Tennessee e Sweet Sunny South a Leaving Home (variante bianca di Frankie & Johnny), caratterizzata dal banjo in perfetto clawhammer-style e purtroppo dalla voce solista addirittura fuori campo, passando attraverso la mediocre Budded Roses (con un misterioso coro femminile), la discutibile l’m The Man Who Rode The Mule Around The World (o I Was Born About 10.000 Years Ago), sorretta da uno strano fiddle di stampo bluegrass, per arrivare alla pessima (sempre in termini di registrazione o di mixaggio) Can I Sleep In Your Barn Tonight Mister.
Con tutto ciò l’album non perde il suo intrinseco valore storico-documentaristico, illustrando alla perfezione, e forse ancora meglio di una ricerca sul campo, l’otm odierna in una area geografica che ha conservato pressoché intatta l’influenza delle incisioni commerciali delle string band locali durante gli anni ’20 e ’30. Una nota a parte meritano i 45 giri tuttora disponibili. Can I Sleep In Your Barn Tonight Mister Baltimore Fire (Mart 1457-1) e Milwaukee Blues Take A Drink On Me (Mart 29945/6) si rivelano al contrario due piccoli gioielli per qualità di riproduzione, tecnica strumentale e vocale.

Mart 38693-4 (Old Time Music, 1979)

Pierangelo Valenti, fonte Mucchio Selvaggio n. 22, 1979

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