Bill Black's Combo

Nato nel 1926 a Memphis, Tennessee, nei primi anni ’50 Bill Black è bassista nel gruppo country Starlight Wranglers, che presenta anche Scotty Moore alla chitarra. Ed è assieme a quest’ultimo che nell’estate 1954 suona nelle prime registrazioni, per l’etichetta Sun di Memphis, di un cantante bianco che di lì a poco rivoluzionerà il mondo della musica leggera, Elvis Presley.
Bill Black è uno dei musicisti che contribuiscono alla nascita del Sun Sound e lavora con Presley, sia sulle scene che in sala d’incisione, fino alla primavera del 1958, quando il cantante parte  per il servizio militare.
Nel 1959 Black mette in piedi il suo ‘combo’, una formazione strumentale che oltre a lui stesso comprende Reggie Young, Martin Willis, Carl McAvoy e Jerry Arnold. Registrato per l’etichetta Hi di Memphis, Smokie, Part 2 alla fine dell’anno è al n.17 della classifica pop USA e diventa un million seller. Fra il 1960 ed il 1965 oltre 15 altri titoli, che comprendono White Silver Sands, Josephine, Don’t Be Cruel, Blue Tango, Hearts Of Stone, Twist-her e Little Queenie, portano la formazione ancora nelle classifiche USA, tanto che per tre anni consecutivi viene scelta dalla rivista Billboard come il ‘Gruppo strumentale più programmato dell’anno’.
Dopo alcuni anni con problemi di salute, Black muore nell’ottobre 1965 ma la formazione, che subisce frequenti cambiamenti di personale, continua ad esibirsi con lo stesso nome fino a quasi tutti gli anni ’70, registrando innumerevoli album su Hi, Columbia, Mega e Zodiac.

45 Giri
White Silver Sands/The Wheel – London HL 9090 (10.1960)
Josephine/Dry Bones – London HL 9156 (12.1960)
Don’t Be Cruel/Rollin’ – London HL 9212 (3.1961)
Blue Tango/Willie – London HL 9267 (5.1961)
Hearts Of StonelRoyal Blue – London HL 9306 (7.1961)
Blues Per Il Ragazzo Dai Capelli Rossi/So What – London HL 9594 (3.1963)
Hot Taco/Joey’s Song – London HL 9645 (5.1963)
Little Queenie/Boo-Ray – London HL 1546 (12.1964)
Little Queenie/Boo-Ray – London HL 10483 (7.1975)

Augusto Morini, Maurizio Maiotti, fonte Jamboree n. 47, 2005

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