I Biscuit Burners sono un quartetto che si è fatto notare in questi ultimi anni per un approccio notevolmente fresco e brillante alla musica bluegrass contemporanea. Già la scelta di non affidarsi ai classici del genere per rimpolpare il proprio repertorio ma di comporre praticamente tutti i brani proposti è segno di grande vivacità artistica e voglia di imporsi grazie ad una ricetta ricca di personalità. Dal punto di vista strumentale e vocale i Biscuit Burners hanno già raggiunto un buon amalgama e questo A Mountain Apart è un biglietto da visita (non è il loro primo album ma è quello che ha maggiormente contribuito a farli conoscere) di indubbio valore. Mary Lucey (contrabbasso), Shannon Whitworth (chitarra e banjo), Dan Bletz (chitarra) e Billy Cardine (dobro) sono anche i responsabili degli arrangiamenti, profondamente influenzati dalla tradizione ma spesso con aperture ‘progressive’ negli strumentali. Molto interessanti sono anche le parti vocali, con una piacevolissima alternanza di voci maschili e femminili e buoni impasti nelle parti corali. A Mountain Apart è prima di tutto un disco godibile, con melodie cristalline e un bagaglio di influenze che va dai primi New Grass Revival all’inevitabile accostamento a certe sonorità della coppia Gillian Welch e David Rawlings. Ridgeway Backroads, Off To Sea, Donna Rose, la title-track A Mountain Apart e Laurel Grove sono i momenti più importanti di un disco che può essere un viatico importante nella carriera di una band le cui qualità potranno portare nella cerchia dei migliori del genere. Da seguire con attenzione.
Indidog IDR 5077 (Bluegrass Moderno, Country Acustico, 2005)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2007
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