Chi ama il Los Lobos-sound, specialmente quello ‘roots’ e sanguigno degli esordi, non si perda questa band di East-L.A. prodotta da Cesar Rosas. Non a caso, come quest’ultimo ha sentito il demo mandato da questa band alla Rounder, ha subito deciso di produrre i suoi vicini di casa.
Egli ha sicuramente visto qualcosa del suo passato nei Blazers. Manuel Gonzales e Ruben Guaderrama, cantanti-chitarristi, multistrumentisti ed autori della maggior parte dei brani di Short Fuse, Lee Stuart, basso, e Ruben Gonzalez, batteria, sono latori di un grande rock il cui gusto un po’ retrò lo rende ancor più godibile ed accattivante. Lo alternano a corpose ballads di grande atmosfera che si colorano di blues, di country & western, di cumbia e di musica norteña nella tradizione della cultura ‘chicana’ più contaminata dalla musica dei ‘gringos’.
Un superbo guitar-sound, nobilitato anche dalla presenza di Cesar Rosas come chitarra e vocalist, per una band veramente entusiasmante. I Blazers, nonostante si presentino con un messaggio musicale ‘deja-vu’, lo fanno con una tale freschezza, gusto e credibilità, dall’apparire senza dubbio veri, credibili ed originali.
La matrice ‘roots’ della loro musica è un marchio di qualità difficile da contraffare. Viene dalla conoscenza del rock & roll delle origini, del blues, del country, filtrato attraverso l’esperienza di musicisti Chicano di East-L.A. che sembrano usciti dal Memphis-sound d’altri tempi con una divertente marcia in più di un repertorio in lingua: Tiburon, Tiburon; Mi Ultima Parranda.
Nella loro semplicità anche i testi di Short Fuse, non meno delle chitarre, parlano un linguaggio rock immediato e diretto come in Yeah, Yeah, Yeah che apre il compact conquistando l’ascoltatore: “I ‘m gonna rock and sing the blues, play my guitar and pay my dues…”.
Il segreto rock meglio custodito di East-L.A.
Rounder CD 9043 (Roots Rock, 1994)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 3, 1994