La copertina è tanto brutta da sembrare quasi uno scherzo (ed è attualmente prima nella mia classifica degli ‘Horror Cover Awards 1992’), ma il contenuto è quanto di meglio ci si possa attendere dai Cardinals in fatto di gospel. E voi sapete cosa ciò significhi, vero?
Apparentemente la band, qui composta da Randy Graham al mandolino, Dale Perry al contrabbasso e basso, oltre naturalmente ai signori Parmley, si trovava ‘between fiddlers’ al momento delle registrazioni, visto che al violino compare Bobby Hicks in veste di special guest.
La parte strumentale, in ogni caso, come in molti album gospel, non è molto in evidenza, quindi poco importa che il violinista sia membro permanente della band o no. Anche al mandolino, in alcuni brani, Graham lascia il plettro a Hershell Sizemore, che non è proprio l’ultimo arrivato ed è molto piacevole da ascoltare.
E già che ci sono liquido la parte ‘cenni sugli strumenti’ annunciandovi che Don Parmley, finalmente ed incredibilmente ha un buon suono di banjo (sicuramente qualcuno alla Gibson avrà deciso: “Regaliamogli un nuovo ‘prewar RB-qualcosa Reissue’ prima che ci rovini del tutto il nome!”) un suono pieno e squillante, decisamente nuovo per lui (ma i pull-off al semolino sono sempre i suoi..).
E tutti gli strumenti hanno uno splendido suono pieno, brillante e vivo, molto migliore dei suoni degli album precednti. Le voci, e finalmente ci arriviamo, sono il punto centrale dell’album, vigorose, equilibrate, dosate con tecnica e gusto, cariche di soul, e per le mie orecchie di rompiscatole anche la voce di David Graham è piacevole (incredibile ma vero), perfetto ‘contrappeso’ per il basso profondo, quasi sottoterra, di Dale Perry.
I Cardinals ci hanno abituato sin dai loro inizi ad una scelta di pezzi originale in ogni album, senza mai scadere nel troppo sentito o esagerare con gli originali-comunque-siano-basta-che-noi-siamo-i-primi-a-farli e qui non si smentiscono: c’è si un paio di vecchi Stanley e Flatt & Scruggs, ma il resto dei pezzi sono sconosciuti P.D. o originali abilmente confezionati con suono tradizionale. Equilibrio anche fra atmosfere, strumentazioni (da band piena al migliore a cappella) e velocità.
A questo punto non vogliamo mica fare i sofisti su una copertina brutta?
Altamente raccomandato.
I’m Going That Way/ Great Change/ I’ll Be Looking For You/ 64Roses/ Let Me Work Lord By Your Side/ Some Morning Fair/ What Have You Done For Him/ Gleams Of That Golden Morning/ Sing And Be Happy/ Give Mother My Crown/ Trouble The Waters/ God Put A Rainbow In The Clouds.
BGC 1004 (Bluegrass Tradizionale, 1992)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 17, 1992