I genovesi Bustermoon sono da qualche anno in attività e hanno già pubblicato un EP nel 2018 e un disco ‘a lunga durata’ due anni dopo, nel 2020, intitolato Mareena Roots, fondendo con buon eclettismo e un contagioso entusiasmo rock e radici, folk, country, suggestioni caraibiche e lo spirito solare di molte band californiane.
I fratelli Federico e Stefano Stagno, rispettivamente voce e chitarra, Andrea Monaci al basso e Fulvio Grisolia al basso propongono ora un lavoro come The Other Pocket che li pone come band creativa, appassionata e alla ricerca di stimoli sia come arrangiamenti che come scelte melodiche, dando vita ad una selezione piacevole e che scorre in maniera assolutamente naturale.
She’s My Girl è la canzone scelta come presentazione del disco, lo apre con un deciso profumo che rimanda alla Band di Robbie Robertson, grazie anche ad un azzeccato contributo fiatistico e ad un ritmo sincopato, classicamente sudista. Tommy’s Song è godibilmente ‘sixties’, leggera e coinvolgente, Please Don’t Let Me Down è invece delicata e deliziosa ballata dal sapore folkie con riferimenti a quel movimento sviluppatosi tra States ed Inghilterra con Mumford & Sons e Lumineers come portabandiera mentre No Pickles In My Burger mantiene vivi i legami tra rock e radici con i Violent Femmes come riferimento.
I Bustermoon pongono così le basi per uno sforzo discografico ricco di sfumature e di legami stilistici, mai banale e decisamente a livello delle produzioni internazionali. Più rock è Jonathan Living Stone, con un refrain che alza i toni alternandosi con momenti più folk con tanto di banjo, Downtown Cigarettes è un rock elettro-acustico interpretato con forza e grinta, The Shark ha un ipnotico sfondo reggae dando sfogo alla versatilità della band.
Il trittico finale vede Listening Is A Stranger aprirsi ad una melodia dai profumi californiani con il rock nel cuore ma con una bella espressività roots, così come Like A Shiver, per chi scrive una delle più intense del disco e la chiusura affidata a The Other Pocket, canzone che da’ il titolo alla selezione e che si avvicina allo spirito delle band texane tra country e rock che hanno illuminato la scena del Lone Star State negli anni scorsi, dalla Josh Abbott Band a quella di Randy Rogers. Con questa salutiamo una bella realtà musicale del nostro Paese che si mette a livello delle migliori bands europee in fatto di roots music.
Autoprodotto (Roots Rock, 2023)
Remo Ricaldone, Fonte TLJ, 2023
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