Crooked Jades - The Unfortunate Rake, Vol.2 cover album

Un bel lavoro, questo secondo CD dei Crooked Jades: era molto tempo che un gruppo di old-time music non proponeva materiale tradizionale con tale immediatezza ed originalità. Il gruppo ha i suoi punti di forza negli arrangiamenti, nella varietà di strumentazione usata (Minstrel banjo, ukulele, mountain dulcimer, Hawaiian slide, oltre ai più classici fiddle, guitar, mandolin, double bass), nelle scelte di repertorio. Ma quando affronta il tipo di brani standard della string band music si dimostra in grado di eseguirli alla perfezione.
La maggior parte dei brani è ripresa da incisioni degli anni Venti e Trenta, così come molti degli strumenti utilizzati sono d’epoca. Impossibile mantenere un livello elevato per ben 23 tracce (tante ne contiene il CD) ma solo due o tre volte si avrà la tentazione di andare avanti.
La formazione-base dei Crooked Jades è un quintetto di polistrumentisti: Jeff Kazor (banjo, chitarra, dulcimer), Lisa Berman (slide, ukulele, banjo), Tom Lucas (banjo, fiddle, organo), Stephanie Prausnitz (fiddle) e Dave Bamberger (bass). Quest’ultimo, leggendo attentamente le note dettagliate dei vari brani, risulta essere presente soltanto in un brano (!). Sono poi presenti come ospiti diversi altri musicisti.

Apre il CD lo strumentale Knoxville Rag, che insieme a The Bull And The Bear e Warfield, Tell Her To Come Back Home (stessa melodia di Cindy) e Johnson Gal ci riporta al trascinante sound delle string bands classiche.
Suggestivo il gospel afroamericano Job Job, nel quale risalta il banjo Minstrel fretless dal timbro profondo, accordato un tono e mezzo sotto l’accordatura di oggi, così come era nell’800; arcaica ed altrettanto suggestiva Old Man Below, ripresa dal repertorio di Gaither Carlton (suocero di Doc Watson e fiddler del North Carolina).
Volendo evidenziare i momenti meno ‘alti’ citerei Heaven Holds All My Treasures, un brano minore scritto dal grande Hank Williams e mai inciso, ed un paio di composizioni originali del gruppo.
In definitiva un CD che consiglio perchè nella varietà e quantità di proposte dovrebbe soddisfare più di un palato.

Copper Creek CCCD-2005 (Old Time Music, 2003)

Mariano De Simone, fonte TLJ, 2005

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