Doug Dillard Band - Jackrabbit! cover album

Una deliziosa località tra il verde delle montagne del Colorado, due splendide giornate di sole nel cuore dell’estate (’79), una band in gran forma sul palco di un festival di bluegrass e country, una serie di brani interpretati con slancio ed entusiasmo, un pubblico incredibilmente caloroso e partecipe. Ecco come è nato Jackrabbit!, la più recente prova di Doug Dillard, ormai nostra abituale conoscenza, che è davvero una ventata di buona musica.
Attorniato da Byron Berline al fiddle, Billy Constable alla chitarra solista, Ray Park alla chitarra ritmica e al fiddle, Skip Conover al dobro, Bill Bryson al basso e (come ospite) Sam Bush al mandolino, il sempre giovane banjoista di Salem, Missouri, ha finalmente realizzato un album degno della sua fama e della sua reputazione. (Per la verità il suo precedente Heaven di sapore marcatamente gospel ha ricevuto anche qualche giudizio positivo.)

Molta parte del merito è da ascrivere alla sua band naturalmente e a Byron Berline in particolare, il cui nome giustamente viene posto in opportuno risalto. Suoi infatti sono due brani strumentali (appena apparsi in Outrageous) che risultano tra i più acclamati, Jackrabbit che finisce col dare il titolo all’LP e Byron’s Barn. Per lui è quasi un trionfo. Così in un’atmosfera coinvolgente ed elettrica ecco scorrere poi Hamilton County Breakdown, Salty Dog Blues, Teardrops In My Eyes, Ocean Of Diamonds (l’unico motivo registrato altrove, ad una riunione familiare dei Dillards che deve essere stata incredibile).
Motivi più o meno conosciuti dagli appassionati di bluegrass e rivisitati con gusto e mestiere da questo gruppo ben amalgamatosi, che si muove con sicurezza, suona in scioltezza ma con convinzione, cura ogni singolo arrangiamento o assolo, guardandosi bene dal cadere nello sterile o nel noioso.

Flying Fish FF208 (Bluegrass Tradizionale, 1979)

Raffaele Galli, fonte Mucchio Selvaggio n. 34, 1980

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