Una forte e viva passione musicale. Questa la sensazione di fondo che si ha dopo il primo ascolto di questo primo bel cd confezionato da Amy e Julie Mickey, gemelle identiche che impareremo a conoscere con il nome di The Mickeys.
Qualche prima caratteristica immediata di questo lavoro. In primo luogo il lavoro di armonizzazione vocale che le due cantanti hanno portato a termine in questo album, ben bilanciato e di buona efficacia. Le sonorità che animano il disco, suoni di strumenti principalmente acustici, che risentono di influenze ora celtiche, ora bluegrass, ora country, creando un suono difficilmente definibile con etichette esatte.
In terzo luogo la presenza di cinque pezzi su undici scritti dalle sorelle stesse rivelando non indifferenti doti compositive.
Una musica semplice e diretta, che fa risplendere le due vocalità senza però un lavoro chirurgico di produzione che spesso toglie un po’ dell’anima dell’artista.
Veniamo alle canzoni contenute nel disco, detto subito che quelle uscite dalla penna di Amy e Julie risultano le migliori dell’album, andiamone ad analizzare qualcuna più da vicino.
Si parlava di suoni celtici ed ecco Before You’re Home, scandita dal violino e dal classico cantato del genere, parla dei sogni di gioventù di una donna, sogni che muoiono con il marito in battaglia anche se lei continua a sperare nel ritorno a casa.
Still Haunts Me ci trasporta invece su tonalità gitane che si sposano alla perfezione con le doti armoniche delle due artiste per raccontarci delle sensazioni e dei sentimenti contrastanti alla fine di una storia d’amore.
Scritta da Tony Colton è Dixie Wire, un altro canto per l’amore distante che dipinge in modo intenso e poetico la vita semplice di una provincia del sud. Come anche Kentucky Wind, ballata che prende anch’essa spunto da vicende amorose e ci regala una cartolina del paesaggio collinare dello stato.
Smoke And Mirrors è quasi una western song che racconta del senso di rabbia e disillusione per la rivelazione di un lato oscuro di una persona amata.
Dry Eyes di Steve Fox è la canzone del disco che più di tutte risente dell’influenza bluegrass, mentre la finale Rainman scritta da Tom Rogers rappresenta la rinascita e la capacità di trarre il buono anche dalle situazioni più difficili, semplici ma efficaci gli accompagnamenti e soli di chitarra e violino.
Grazie dunque a Finding Our Way, conosciamo un duo di qualità che merita un suo spazio nel panorama musicale country.
River Beat Music 11975-2 (New Country, 2003)
Roberto Galbiati, fonte Country Store n. 69, 2003