Il testamento musicale della soul-music dei 60’s sembra sia stato idealmente lasciato ai curatori di questa The Soul Of R&B Revue che continuano la serie di pubblicazioni dedicate a questo genere musicale. Essi lo rivisitano attraverso i grandi interpreti del passato più prossimo messi in condizione di esprimersi, con ricchezza di mezzi tecnico-artistici, nel più autentico e genuino spirito di questa musica.
Questa gigantesca live-session rivede i protagonisti dei precedenti CD impegnati insieme al Lonestar Roadhouse. Chuck Jackson, Cissy Houston, Billy Vera, regista dell’operazione, Johnny Kemp e Lani Groves, accompagnati da un cast stellare di matrice jazz dove spiccano: Cornell Dupree, Richard Tee, Will Lee, Dave Weckl ed i fiati degli Uptown Horns, sono impegnati in un nuovo ambizioso lavoro. Ma, di questa opera, vanno sottolineati anche gli scopi umanitari ed assistenziali, perché parte dei profitti vanno a quegli artisti e musicisti che l’industria discografica e lo show-business non hanno gratificato.
La band parte forte con due strumentali firmati Gershwin e Ellington, per introdurre il soul-man bianco Billy Vera. Questi ripropone due suoi brani, il soul-blues Room With A View, strepitosa la lunga cover che vale il CD, e la pianistica If I Were A Magician, prima di un bel duetto con Lani Groves. Poi accompagna alla chitarra, Lani Groves, Johnny Kemp, Chuck Jackson e Cissy Houston. Questi interpretano una serie di standards soul-music, o songs rivisitate in questa chiave, con performances che sembrano venire dal profondo.
Tutti sembrano offrire il meglio delle proprie capacità espressive in questo The Soul Of R&B Revue, versando sul palco sino all’ultima goccia di sudore, ogni energia, ogni lacrima. Gran finale con I Can’t Stand It dove tutti i protagonisti si ritrovano sul palco insieme con l’aggiunta di Ben E. King e Gary U.S. Bond per l’ultimo scatenato inno alla musica dell’anima.
Shanachie 9005 (Rhythm & Blues, 1993)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 2, 1994
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