Village Singers - All Aboard cover album

E’ il secondo album gospel in appena sette mesi dei Village Singers e purtroppo non conosco il precedente There’s A Great Day Coming, che è accreditato come un discreto successo di vendita e di critica.
Con questo presupposto metto sul lettore il nuovo All Aboard ed il primo ascolto è deludente: mi sembra, molto criticamente, di sentire una qualsiasi ‘cantoria’ di una chiesa di paese (degli Appalacchi naturalmente). Senza infamia e senza particolare lode, ma in ogni caso non meritevoli di incisione per un’etichetta come la Pinecastle.
Poi naturalmente lo riascolto, e comincio a cogliere altri aspetti: il disco è ottimamente registrato, gli arrangiamenti sono pulitissimi, le armonizzazioni sono gradevoli e volutamente poco appariscenti, le voci sono intonate e linde anche se non molto bluegrass (escluso la voce basso, che fa sempre venire un brivido di piacere nella schiena).
Ma l’aspetto più importante, che purtroppo non avevo colto subito, è riassumibile in una parola: genuinità, o spontaneità che dir si voglia.
Questi Village Singers sono come un sorso di acqua fresca, magari con poco sapore, ma che disseta più di qualsiasi bibita elaborata. Un altro motivo del loro successo va ricercato nel desiderio di cose pulite, di ritorno alle radici che l’America sta ritrovando, vedi il successo di O Brother Where Art Thou?.
La musica ed i cori sono freschi e innocenti, il loro gospel mescola un po’ di bluegrass, inni religiosi antichi e recenti, molta tradizione e accompagnamenti acustici semplici, il tutto in atmosfere dolci e rilassate.
Sono padre, madre e figlio insieme con un’altra cantante anche lei non più giovane e provengono dal Missouri.
Tra gli ospiti troviamo Bobby Osborne al mandolino, mentre il disco è prodotto dal fratellino Sonny Osborne.
Ah, dimenticavo: più lo ascolto e più mi piace…

Pinecastle 1105 (Bluegrass Gospel, 2001)

Claudio Pella, fonte Country Store n. 63, 2002

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