Tim O'Brien - Traveler cover album

Abbiamo definito il precedente Two Journeys un ‘album da musicista-viaggiatore’.  Traveler ci riporta questo valoroso poli-strumentista e cantante della Virginia in una dimensione folk cantautorale, ricca tanto di sonorità roots che di sottigliezze stilistiche e strumentali di giganti della ‘nuova musica acustica’ del calibro di Bela Fleck, Edgar Meyer, Jerry Douglas, John Doyle, Dirk Powell, Casey Driessen, e la sezione ritmica composta di Kenny Malone e Dennis Crouch.
Non è un disco ponte tra la musica irlandese, diretta antenata della musica rurale e popolare americana, che ha percorso per anni in lungo ed in largo e la musica ‘americana’; ‘il viaggiatore’ si è ormai stabilito in America e, cantautore ispirato e sensibile, ha già servito molte stelle di Nashville e dintorni di brani memorabili.
Apre con KellyJo’s Shoes, le scarpe appartengono a Phelps naturalmente e la ballata ha anti­chi sapori di Louisiana sound e cajun-music, magia cajun che si ripete in Fell Into Her Deep Blue Eyes, spiritoso viaggio nella vita di una coppia, con un istrionico Jerry Douglas alla lap-steel, l’accordion di Dirk Powell e la bella voce di Jonell Mosser.
L’ex Hot Rize non conosce solo bluegrass e country, da buon viaggiatore che ha girato il mondo, parla linguaggi folk che hanno radici lon tane ed ogni brano ci parla di strade, viaggi, luoghi visitati.
Tim si esprime al mandolino o al bouzouki, meno spesso alla chitarra. La strumentazione acustica esalta inoltre la sua voce, ispirata e nostalgica: Traveler, percorsa da un dolente cello è molto particolare, Fortynine Keep On Talkin’ è un viaggio da Memphis lungo il Mississippi, con violino, la bella armonica del co-autore Ray Bonneville, e l’accordion in evidenza.
Basta un po’ di fantasia per poterlo seguire…

Sugar Hill 3978 (Folk, Old Time Music, Country Acustico, 2003)

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 42, 2003

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