C’è sempre timore nell’acquisto di un disco, completamente strumentale tra l’altro, di un banjoista, timore che possa essere quanto mai ‘noioso’ per sua stessa natura: il banjo, si sa, tende a… predominare. Non qui: Tom Adams è sì protagonista indiscusso, ma il disco è assai vario, piacevole e moderno già dai primi ascolti.
Lungo e prestigioso il suo curriculum: nel 1983 inizia con Jimmy Martin, poi con gli Johnson Mountain Boys, Lynn Morris Band, Blue Highway, incidendo anche nel 1990 un disco a suo nome Right Hand Man ed uno strano Rounder Banjo Extravaganza con Tony Trischka e Tony Furtado.
Recentemente ha suonato con Rhonda Vincent & The Rage, con i quali vince nel 2001 l’award dell’IBMA come miglior gruppo, e naturalmente non dimentichiamo gli altri due award del 1992 e 93 come miglior banjoista.
Attualmente ha lasciato i The Rage, ed in questo secondo disco solista esprime pienamente le sue strabilianti doti di tecnica, fantasia e originalità.

Molte le doverose citazioni: tra gli originali risaltano l’energico Ginny Whitt’s, e si capisce subito che c’è Sam Bush al mandolino, e ancora il delizioso Three Sailors From Dublin dal profumo irlandese, uno dei pezzi più belli del disco con il solo difetto di essere troppo corto. Qui troviamo in evidenza il bodhran, un tamburo celtico largo e basso suonato con maestria da Myron Bretholz.
Poi The Village Bear sembra un pezzo degli Union Station (e non solo per Alison Krauss al fiddle) con il banjo che picchia giù duro e infine il vigoroso Lock, Stock And Barrel che fa venire in mente i Blue Highway, magari per la presenza di Rob Ickes e Shawn Lane.
Tra i tradizionali occorre citare l’inconfondibile, nonostante il gustoso arrangiamento, Swing Low, Sweet Chariot.
Pur con alcune influenze europee il gusto prevalente del disco è comunque bluegrass, potente, solido, ottimamente eseguito, piacevole e soprattutto mai noioso.
Tra gli ospiti, oltre a quelli già citati, ricordiamo Lynn Morris con Marshall Wilborn, e poi Stuart Duncan, Ron Stewart, Bryan Sutton…, e se casomai voleste altri incentivi all’acquisto, nelle note di copertina Ricky Skaggs definisce Tom Adams “one of the best banjo players ever”.

Rounder 0 312 (Bluegrass Tradizionale, 2001)

Claudio Pella, fonte Country Store n. 64, 2002

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