Tony Trischka ha definito questo Righl Hand Man un album “fondamentale… di cui la gente parlerà per molti anni a venire”. Non ha esagerato, a mio parere: Tom Adams è un banjoista incredibile, nel più puro idioma Scruggs, dotato di tecnica ineccepibile e di una fantasia che gli consente di inventare e spesso migliorare nel pieno rispetto dei dettami dello Scruggs-style.
Già uscito due anni fa in cassetta, con l’esplicativo titolo Warhorse, e ampliato da alcuni ‘additonial recordings’, questo CD è per me fondamentale per tutti gli amanti del bluegrass tradizionale, suonato da un gruppo di musicisti del tutto padroni dello stile e notevolmente equilibrati tra di loro.
Grande David McLaughlin al mandolino, qui più ‘mainstream’ del solito, granitico il contrabbasso di Marshall Wilborn, vigoroso come sempre il violino di Eddie Stubbs, e piacevolissima scoperta, sempre al fiddle, lo sconosciuto Ray Legere. E di Tom Adams (che qui suona anche una solidissima chitarra ritmica) c’è poco da aggiungere: il suo banjo ha tutto, tono, tempo, chiarezza, buon gusto, fluidità, e spettacolarità da vendere (senza divenire un nuovo ‘Hot lick Harry’…).
La scelta dei pezzi potrà apparire scontata, seppure con un vago sapore di sfida nel riproporre, in un paio di brani, l’ovvio confronto con Foggy Mountain Banjo, ma è l’esecuzione che rende ragione di tutto e spazza via le possibili critiche negative.
Per i maniaci dei dettagli tecnici, e per quelli di voi (o noi…) che siano convinti che non si possa fare a meno di ‘quel’ banjo per ottenere ‘quel’ suono, informo la comunità che Tom suona un normalissimo banjo Gold Star, anno 1982. Meditate…
Rounder CD-0282 (Bluegrass Tradizionale, 1990)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 8, 1991
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