Finalmente un live postumo decente per il povero Townes (e anche molti live pubblicati quando era ancora in vita non sono mai stati un granché). Non erano granché prima di tutto perché tratti da concerti negli ultimi anni della sua vita: problemi fisici che lo avrebbero portato a prematura scomparsa inficiavano grandemente sulla resa delle performance e poi spesso i CD erano ricavati da nastri ottenuti alla buona, registrati quasi di straforo da improbabili mixer di altrettanto improbabili club dove Van Zandt si esibiva spesso (specie in Olanda e in Germania).
Questa volta finalmente si è stati più attenti, scegliendo del materiale ottimamente registrato e con un musicista in grado di reggere quasi tutte le performance. La chitarra ha un bel suono e non è strapazzata (o scordata…), la voce regge e le interpretazioni pure. Che passano attraverso classici come Flying Shoes, Kathleen, To Live Is To Fly o Snowin’ On Raton.
Le registrazioni risalgono in gran parte al 1994 (Irlanda) e al ’96 (Austin, Texas). Due inediti di studio, che forse però era meglio lasciare nei cassetti, concludono il CD: Willie Boy (1991) e Dirty Old Town (1996).
Normal 235 (Singer Songwriter, 2002)
Paolo Vites, fonte JAM n. 88, 2002