Il CD arriva accompagnato da una lettera che lo presenta come New Bluegrass Music. Sarà. O non ho ancora capito bene cosa sia il bluegrass (tutto puó essere), o questo bluegrass è cosi nuovo che un tradizionalista come me non é in grado di capirlo.
Quello che capisco è quello che il nome della banda, e la sua formazione, fa supporre: parecchio old time, condito da un po’ di swing (il fatto di venire da Austin qualcosa dovrà pur significare). Forse l’idea è quella di imitare i Freighthoppers: che però sono su un altro livello.
La banda è un trio, formato da Billy Bright, mandolino, in gioventù chitarrista punk (si sente, si sente), Bryn Davies, basso, e Brian Smith, chitarra. Tutti cantano. La copertina specifica che l’album è stato registrato in casa usando un solo microfono (anche questo si sente benissimo).
I pezzi sono tutti originali. La parte strumentale è decente, a volte anche quasi buona. La voce femminile di Bryn Davies sembra anche bella, ma è sempre sommersa dalle altre due.
Purtroppo Brian Smith ha poca voce, ma in compenso molo ben stonata. Non stonatina, o indecisa ogni tanto, o vagamente calante su certi passaggi, come succede ad alcuni old timers veraci. Proprio stonata di brutto. Naturalmente, tutti i lead sono suoi. Da Austin e dintorni, c’è di ben altro da ascoltare.
Shellfish SRCD 002 (Bluegrass Moderno, 2000)
Aldo Marchioni, fonte Country Store n. 59, 2001