Sesto album solista per il grande Clements, uno dei più grandi fiddler del mondo musicale country, senza considerare il leggendario Hillibilly Jazz.
Il suo primo album, Southern Country Waltzes è un atroce susseguirsi di valzer. Crossing The Catskills è un gustoso insieme di traditionals e di songs di Clements, eseguite con rara maestria insieme a Bromberg e Mike Melford. Vassar Clements è senz’altro il suo album migliore, una gigantesca session con Charlie Daniels, Jeff Hanna, John McEuen, Doug Jernigan e John Hartford, e rappresenta l’insieme di tutte le esperienze musicali di Vassar: bluegrass, rock, hillibilly e swing, un album che non dovrebbe mancare a nessun amante della buona musica. Superbow e Vassar Clements Band sono invece due album piuttosto deludenti: non che siano brutti, tutt’altro! Ma Clements vi esegue un genere piuttosto commerciale, che è sì un piacevole insieme di swing e rock, ma che in fondo risulta piuttosto scontato e noioso.
Ecco a sorpresa questo splendido Bluegrass Session: Vassar ha smesso, speriamo per sempre, i panni della star, ed è tornato a suonare dell’ottima musica, col suo stile originale ed inconfondibile. Accompagnato da eccellenti musicisti, come Doug Jernigan, uno dei più grandi suonatori di pedal steel; Bob Hoban, ottimo pianista; Jack Hicks, banjo; Andy Statman, mandolin e dagli Osborne Brothers, leggendario duo di bluegrass. Clements ci da’ un album piacevole, con songs di Vassar stesso, Silly Millie e Swinging Low, songs famosissime come Nine Pound Hammer di Travis; Six More Miles di Rose e It’s Mightly Dark di Monroe. Ottimo album che segna il ritorno di un brillante musicista.
Flying Fish 038 (Bluegrass Moderno, 1977)
Daniele Ghisoni, fonte Mucchio Selvaggio n. 4, 1978