“In un mondo giusto, Vern Williams sarebbe stato una star”, dice Jon Hartley Fox nelle note di copertina, e mi trova d’accordo: “La potenza pura di una performance di Vern Williams è stata paragonata a quella di una indimenticabile forza della natura; c’è chi ancora parla di show che ha visto 15 o 20 anni fa” (sempre J.H.Fox). La forza emozionale della voce di questo ‘Arkie’ trapiantato in California, ruvida come il cuoio e priva di fronzoli ma ricca di soul, trova il contesto ideale per esprimersi nel ritmo pulsante, nel ‘groove’ serrato e nel suono di rara intensità della band di quegli anni, con un grintoso e incontenibilmente sincopato (ma dosato e mai eccessivo) Keith Little al banjo, un tradizionalissimo Del Williams (figlio) alla chitarra e solida voce, un quasi sofisticato Ed Neff al fiddle, e un roccioso Kevin Thompson al contrabbasso. Questa è la band, completata dal mandolino di Vern, che in due ‘marathon-session’ live in studio incise tra ’80 e ’81 i 22 pezzi di questo CD, di cui solo 12 furono inclusi nell’LP originale.
Pochi gli originali, seppure buoni, e molti i ‘tradizionali’ o quasi, come da vecchia abitudine della band, tratti dal repertorio degli Stanley Brothers, Flatt & Scruggs o Monroe, ma anche da fonti più antiche quali Carter Family o Stephen Foster: se volete ricredervi su My Old Kentucky Home o addirittura Oh Susanna affidatevi a Vern Williams, e non resterete delusi.
Ve lo giuro, avendoli visti allo Strawberry Festival 1982: ci vorrebbero più band come questa oggi, 15 anni dopo, per ricordarci cosa sia il vero bluegrass, forse un po’ grezzo, ma di potenza davvero unica. Non lasciatevelo sfuggire, anche se già aveste il vecchio LP!
Rounder CD 0131 (Bluegrass Tradizionale, 1996)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 38, 1997