Registrato da uno show per la radio svedese il 31 luglio del 1992, esce il CD live di Willie & The Poor Boys, per l’occasione con una formazione praticamente nuova: sono stati messi in panchina Charlie Watts, Geraint Watkins e Michey Gee, sostituiti da Terry Taylor, Jimmy Henderson, Graham Broad e l’ex Procol Harum Gary Brooker.
Il monello Bill Wyman, alias Willie, propone quindi in questo modo il suo secondo CD, Live.
Per chi aveva apprezzato l’album in studio dell’85 l’occasione è ghiotta, un bel salto indietro nel mondo del rock’n’roll; Bill Wyman e Andy Fairweather Low si divertono a riproporci pagine memorabili di questa musica. Il tutto suona in maniera impeccabile, da esperti professionisti; due sole riprese dall’album in studio: Baby Please Don’t Go rifatta in stile Them (che naturalmente rende molto meglio live) e Chichen Shack Boogie. Per il resto il Live è composto da covers che il gruppo propone nel modo più fedele possibile all’originale.
Ray Charles, Jerry Lee Lewis, Buddy Holly, Junior Parker, Elvis Presley, Huey ‘piano’ Smith sono alcuni degli artisti che il nostro grande rocker si permette di mettere in pista.
I brani non hanno bisogno di commenti: What I’d Say, Tear It Up, Mistery Train, Shake Rattle & Roll, Houndog, High School Confidential, ma la lista potrebbe continuare fino ad esaurire tutti i titoli del disco.
Non credo che Bill Wyman abbia abbandonato i Rolling Stones per seguire il progetto di questo gruppo; piuttosto penso che lui ed il gruppo di amici chiamato a raccolta si divertano un mondo ad interpretare questi evergreen, infischiandosene delle regole del business, che il buon Bill conosce benissimo.
Se siete accaniti fans dei Rolling Stones e dintorni, questo CD, è certamente destinato al vostro scaffale.
Ripple/Sequel NEM CD 689 (Rock & Roll, 1992)
Umberto Tonello, fonte Out Of Time n. 5, 1994