Zachary Richard - Le Fou cover album

Nella lunga e gloriosa carriera del musicista di Scott, Louisiana, Le Fou rappresenta uno dei momenti più alti, uno dei lavori più intensi e lucidi. Già dal precedente Last Kiss si era capito che Zachary Richard stava attraversando un periodo di particolare ispirazione, dando libero sfogo ad una passione mai sopita nei confronti della musica della sua terra, tra cajun, zydeco, country music e canzone d’autore, ma è con questo suo disco che possiamo ancora una volta considerarlo uno degli alfieri di una musicalità che ha contribuito a far conoscere al di fuori di un seguito locale e ‘di nicchia’.

Le Fou è un album estremamente variegato e vibrante e lo si capisce subito nelle prime note di Laisse Le Vent Souffler, orgogliosa e potente, con il contributo di uno dei migliori chitarristi slide d’America, Sonny Landreth. Sweet Sweet è più leggera ma godibilissima con i suoi echi country mentre la canzone che dà il titolo alla raccolta, Le Fou, è una delle più belle composizioni di Zachary Richard, ispirata alla tragedia ambientale causata dalla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Una melodia commovente e appassionante.

Clif’s Zydeco è l’omaggio al leggendario musicista zydeco Clifton Chenier e alle altre ispirazioni del nostro, da Amédee e ‘Bois-Sec’ Ardoin a Queen Ida, un altro momento da incorniciare. La Chanson Des Migrateurs è una nostalgica ballata acustica, Lolly Lo aggiunge tonalità quasi gospel, La Musique Des Anges e soprattutto La Ballade De Jean Saint Malo, uno dei capolavori del disco, proseguono con un mood cantautorale.

Crevasse Crevasse ci porta poi nel profondo dei bayous della Lousiana su tematiche più blues, Bee De La Manche è classicamente cajun, C’est Si Bon è cristallina e pura, tra cajun e country, Orignal Ou Caribou è un altro momento topico, drammatica ed affascinante. Chiude la rilettura di un vecchio brano, Les Ailes Des Hirondelles, ballata acustica evocativa ed accorata.
Un disco giocato tutto sulle emozioni e sulla classe di un musicista che non finisce di stupire per ispirazione e talento.

Avalanche Prod. AVA2-0002 (Cajun, Folk, 2012)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013

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