11th Kentucky Fried Chicken Bluegrass Music Festival

Dal 1980, quando la ‘Kentucky Fried Chicken’ decise di sponsorizzarlo, ‘The Bluegrass Festival Of The U.S.’ è senza dubbio il più famoso ed importante tra gli oltre 500 festivals che ogni anno si tengono in America. Circa 160.000 persone si sono ritrovate quest’anno per la 11° edizione nella Riverfront Plaza/Belvedere, un parco sulle rive dell’Ohio situato nel centro cittadino di Louisville. Gli appassionati di bluegrass hanno qui l’occasione di vedere i loro gruppi preferiti all’opera senza spendere una lira: il festival infatti è interamente offerto dal colonnello Harland Sanders (presidente della KFC) e dai suoi polli fritti. La ragione del successo della manifestazione è in parte questa, ma basta però dare un’occhiata all’elenco dei gruppi partecipanti per accorgersi che non è la sola.
L’edizione di quest’anno è stata particolarmente ricca ed ha schierato tra le altre persino una formazione cecoslovacca: i Blue Wind. Gli organizzatori erano molto fieri di ospitare per la prima volta una band proveniente da oltre la Cortina di Ferro. Il pubblico è stato caloroso nei loro confronti ed ha saputo capire e premiare il notevole sforzo affrontato da questi musicisti per poter essere presenti al festival (il solo biglietto aereo è costato a ciascuno di loro otto mesi di stipendio!), passando sopra alle comprensibili, se pur numerose, incertezze ed imprecisioni della band.

Il Kentucky Fried Chicken Festival è anche sede del contest che laurea la miglior bluegrass band dell’anno. I 6 gruppi finalisti (scelti fra 48 partecipanti) si avvicendano sul palco per aggiudicarsi il titolo. Oltre all’onore i vincitori hanno diritto a 2500 dollari, ad una seduta di registrazione nei mitici ‘studios’ di Nashville, e vengono inclusi nel cartellone della successiva edizione del festival come ‘performers’ veri e propri.
Quest’anno i Blanchard Valley Bluegrass Boys (di Ottawa, Ohio) sono stati votati dalla giuria (composta da musicisti e giornalisti e presieduta da Bill Monroe in persona) come migliori interpreti di quello stile tradizionale tanto caro ai puristi del bluegrass. La formazione era così composta: Ed Burwell, banjo e fiddle; Rudy Okuly, chitarra; Bob Schroeder, basso; Lynn Fox, mandolino. I Blanchard Valley hanno già al loro attivo un LP dal titolo Cabin On The Woods.
Durante le 30 ore di spettacolo si sono susseguiti sul palco ben 18 bands: Berline, Crary & Hickman, Country Gazette, Hot Rize, Doyle Lawson & Quicksilver, New Grass Revival, Seldom Scene, Ralph Stanley & The Clinch Mountain Boys, Doc Watson, Bill Monroe & His Bluegrass Boys sono gli ingredienti più saporiti di questo esplosivo cocktail.

Tra questi spiccano sicuramente i New Grass Revival (Tennessee) che si sono di recente esibiti al Ponderosa Ranch sul terreno della Seconda Convention Italiana di Old Time & Bluegrass. Il loro show, vivace e carico di grinta, esalta l’incredibile talento e la spiccata personalità di ciascuno dei suoi componenti.
Doyle Lawson & Quicksilver (Virginia) hanno superato loro stessi interpretando brani gospel con una intensità tale da far venire i brividi; Bill Monroe & His Bluegrass Boys, la più famosa tra tutte le bands, ha riconfermato il suo suono inimitabile, compatto e ben curato in tutte le sfumature. Bill è un personaggio veramente straordinario, e sul palco sfodera tutto il suo magnetismo mandando in delirio le sue migliaia di fans: in Kentucky e Tennessee Bill Monroe è infatti sicuramente più popolare di Ronald Reagan!
Ricordiamo infine che ad assistere al festival con noi c’era una troupe della RAI Corporation capitanata dalla Nicoletta Iacobacci, che non ha lesinato la pellicola per documentare fedelmente quanto avveniva sopra e intorno al palco. Il risultato del suo lavoro sta attualmente andando in onda in un programma intitolato Vediamoci Sul 2: cerchiamo di non perdercelo!

Bruno Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 4, 1984

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