Fa piacere andare in birreria e trovarsi fra le mani un volantino che annuncia che ci sarà a Moncalieri, alle porte di Torino, la 1ª Rassegna di Musica Acustica, addirittura con ingresso libero. A partecipare nomi noti e meno noti: i Cantovivo, Beppe Gambetta, gli Hybris, Claudio Dina e Marco Picca, i Bluesjeans, gli Hoboes. Naturalmente tutti insieme al termine per una consueta session finale. Due giornate all’insegna dell’acoustic music che hanno visto un notevole successo di pubblico. La ricetta per far riuscire simili iniziative non è poi impossibile da realizzare: una serie di sponsor (in questo caso negozi di jeans, stereo, concessionari auto ecc.) ben in evidenza sul volantino, un locale con birraioli illuminati a sperimentare qualcosa di diverso (da lodare i titolari del Punto e la loro bellissima terrazza dove si è svolto il tutto) e, infine, un organizzatore competente come Enzo Palombella (i migliori auguri al suo progetto di creare un folk-club a Torino).
Lati negativi non ne sono mancati: alcune defezioni all’ultimo momento e, soprattutto, l’impianto di amplificazione appena decente. Purtroppo non è la prima volta che ditte, anche serie, esperte in service, se la cavino molto bene quando c’è da amplificare concerti rock ed entrino invece in crisi se c’è da amplificare strumenti acustici. Tutto ciò non ha impedito la piena riuscita della manifestazione, anche se si è avuta un’ulteriore riprova delle difficoltà che la musica acustica incontra fra i giovanissimi. Tra gli artisti ascoltati ci hanno colpito Claudio Dina (ex Appalachian County, ora disciolti); Beppe Gambetta, ormai di casa a Torino dove tiene periodicamente seminari di chitarra. Si tratta di un chitarrista che passa con notevole disinvoltura dal fingerpicking al flatpicking, oltre che ad essere un apprezzato giornalista.
Ancora ci sembra opportuno segnalare, per la loro originalità, il gruppo dei Bluesjeans che eseguono una musica ricca di influenze swing e old-time. Loro la definiscono ‘On the road music’, ma, più semplicemente, il loro repertorio si caratterizza come un insieme di orecchiabile e facile acoustic-music che non cade però mai nella banalità. L’organico, molto originale, è costituito da tromba (suonata prevalentemente con la sordina), basso tuba, voce femminile (talvolta impegnata al banjo-chitarra) e chitarra.
Sicuramente di loro risentiremo parlare in futuro.
Tullio Rapone, fonte Hi, Folks! n. 26, 1987