Atmosfera totalmente diversa si respira a Galax, Virginia, alla Old-Time Fiddlers’ Convention che da 48 anni si svolge nel secondo weekend di agosto.
E’ abbastanza difficile parlare di Galax poiché non ci sono musicisti ingaggiati per fare spettacolo. Lo spettacolo comunque non manca ed il divertimento è sicuramente superiore a quello dei soliti festivals. Si tratta infatti di un vero e proprio concorso musicale a premi che dura per quattro giorni. Centinaia e centinaia di musicisti si alternano sul palco gareggiando in tutte le specialità, strumentali e non, che l’otm ed il bluegrass riservano.
Qualche dato di quest’anno: 208 partecipanti per l’old time fiddle contest, 169 per il clawhammer banjo, 118 per il mandolino, 31 per l’autoharp, 92 per il bluegrass fiddle, 152 per il bluegrass banjo, 267 per la chitarra, 48 per il dulcimer, 134 per la bluegrass band, 190 per l’otm band e ben 437 partecipanti al folk-song contest. Questi dati, che ogni anno aumentano, danno l’idea della grandezza e della popolarità della Convention di Galax.
La manifestazione si svolge dal mercoledì al sabato ed è ormai singolare tradizione che durante questo periodo piova abbondantemente creando le ormai tradizionali pozzanghere, fangose e maleodoranti, che caratterizzano l’ambiente. Quest’anno, come quelli passati, ha piovuto a catinelle la notte tra giovedì e venerdì, ma nonostante ciò le già citate jam-sessions non sono state interrotte, specialmente quelle che si animavano sotto le ‘stalle’, le poche rimaste libere dall’ondata dei campeggiatori. Anzi, più l’acqua cadeva e fulmini e tuoni svegliavano le poche persone che tentavano di riposare, più forte ed intensamente i musicisti suonavano come alimentati dall’energia che scaturiva dal temporale stesso.
Le esibizioni fornite dai ‘contestants’ sono state abbastanza varie e divertenti: le bands che si alternano sul palco, formatesi diremo quasi li per lì, sono spesso di alta qualità e le formazioni improvvisate danno vita spesso ad esecuzioni dal ‘drive’ decisamente entusiasmante. Nonostante i premi in palio la gente sale sul palcoscenico anche solo per divertirsi e fare divertire il pubblico, esibendosi con brani che talvolta non rientrano nel repertorio della musica popolare americana oppure, al contrario, arrangiando canzoni old-time in uno stile rockeggiante. Questo dimostra che molti verrebbero a Galax anche se non venissero offerti premi in denaro, cioè anche solo per vedere o per essere visti, sentire ed essere sentiti: questo è lo spirito.
Un fatto interessante è che puoi ascoltare le jam-sessions e vedertele sfilare una per una sul palco senza scomodarti ma soprattutto senza perderne nessuna. Le dimensioni che ogni anno questa Convention assume ha reso necessario il controllo da parte delle locali forze dell’ordine, incaricate soprattutto di tenere sotto controllo il giro degli alcoolici che – forse non tutti sanno – sono illegali, specialmente nel Sud degli USA, dove è previsto l’arresto e la carcerazione per quelli colti in stato di ubriachezza o che solo mostrano in pubblico bevande alcooliche. Ciò nonostante i ‘policemen’ sono abbastanza tolleranti, anche perché in queste occasioni viene fatto largo uso di birra e alcoolici e la cosa si trasformerebbe, con l’applicazione alla lettera della legge, in un’enorme ridicola retata di migliaia di persone.
Concluderemo menzionando l’intento che, nel 1935, animò gli allora membri dell’organizzazione: “Tenendo vive le memorie e i sentimenti dei giorni passati rendiamo possibile alla gente di oggi di ascoltare e godersi le melodie di ieri”.
Bruno & Gianni Stefanini, fonte Hi, Folks! n. 4, 1984