50° Anniversario di Rock Around The Clock (di Bill Turner)

Grazie alla collaborazione di Ezio Degradi di Radio Popolare (Milano) abbiamo preso contatto con Bill Trimarco, conosciuto come Bill Turner chitarrista dei Comets dal 1974 al 1976. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la storia di questo storico brano che in Italia attirò l’attenzione dei giovani grazie al film Il Seme Della Violenza con Sidney Poitier e Glenn Ford. Rock Around The Clock venne infatti usato come brano di apertura della pellicola nel lontano 1955.

La canzone del secolo…”Rock Around The Clock”

Prima parte: la band.
La storia di questa canzone risale alla fine degli anni ’40 verso i primi ’50 quando Bill Haley, leader di un piccolo western combo della Pennsylvania era solito suonare in piccoli locali del posto e lungo la costa nei pressi di Philadelphia. Con il nome di The Four Aces of Western Swing poi sostituito con The Saddlemen, Bill Haley è il miglior yodeler della scena musicale sulla scia di Elton Britt e Kenny Roberts. Haley lavora per un breve periodo presso una stazione radio WPWA di Chester, Pennsylvania, come direttore del programma e si esibisce live con i suoi Saddlemen.
Prima del suo programma andava in onda ‘Judge Rhythm’s Court’ condotto da un disc jockey che trasmetteva rhythm & blues dell’epoca e alcuni sostengono che Bill abbia sentito in questa occasione il pezzo Rocket 88 di Jackie Brenston e molti altri pezzi di jump blues da Louis Jordan ai Tympani Five, e soprattutto Big Joe Turner che all’epoca influenzava maggiormente i musicisti. Lo stesso Bill sostiene in una intervista che le sue maggiori ispirazioni sono stati proprio Joe Turner e Hank Williams. Altre influenze sono stati Bob Wills & His Texas Playboys, una big band di western music e The Treniers, una band di intrattenitori all’insegna del R&B più sfrenato. Come chitarrista Haley era appassionato di Arthur Smith e dei Delmore Brothers entrambi maestri dello stile country del dopoguerra denominato `hillbilly boogie’.
I primi spostamenti di Bill, esibendosi prima con un ‘medicine show’ itinerante di dottori e poi con alcuni gruppi vocali country come The Down Homers e i Range Drifters, lo portano da Chicago e Texas fino in Oklahoma e New Orleans dove ha modo di sentire il `dixieland’ e il vero blues nero… ma questi non erano anni di successo per la band di Bill tranne qualche esibizione alla radio per la WLS Barn Dance di Chicago.

Seconda parte: le etichette discografiche.
A venti minuti da Philadelphia in una piccola località della Pennsylvania esisteva una piccola etichetta discografica, la Essex Records, il cui proprietario Dave Miller, che apprezzava le qualità di Bill Haley, era appunto alla ricerca di un nuovo sound da lanciare sul mercato. Il mix di ‘cowboy boogie’ e primo R&B proposto da Bill era quello che cercava. Il R&B originale all’epoca non veniva inciso per le grandi etichette ma erano quasi sempre piccole labels indipendenti che erano interessate alla black and hillbilly music come la Sun Records di Sam Phillips a Memphis, la Chess di Leonard Chess a Chicago, la Atlantic di Ahmet Ertegun a New York e la King di Sid Nathan a Cincinnati. In queste occasioni non era richiesta la big band come nelle grandi sale d’incisione delle major bensì i singoli componenti del gruppo esattamente come in una esibizione live da club. Il sound era ruvido e imperfetto ma estremamente vitale e pieno di slancio. Bill Haley fonde questi generi in un unico sound creando una sorta di jump-country music, il tempo veniva segnato dal contrabbasso e dallo stile determinato della chitarra ritmica: il nome per questo nuovo sound era una sorta di ‘cowboy jive’; il termine `rock’n’ roll’ non era ancora nato.

Terza parte: colui che ha scritto e pubblicato la canzone.
Il compositore Max C. Freedman aveva all’epoca un discreto successo grazie alla composizione del brano country & western Sioux City Sue, ma nulla lo avrebbe potuto preparare all’immenso successo che da lì a poco avrebbe ottenuto grazie alla creazione, nel 1953, del pezzo We’re Gonna Rock Around The Clock Tonight.
Questo pezzo viene pubblicato da James E. Myers (aka Jimmy DeKnight) una personalità del mondo radiofonico dell’area di Philadelphia-Chester che conosce Bill Haley alla stazione radio WPWA dove era solito esibirsi con i brani che gli proponeva Myers. I due diventano amici e in attesa di una prima session per la Essex come Haley & The Saddlemen, Myers propone questa nuova canzone ai ragazzi. Haley accetta di inciderla ma Dave Miller rifiuta di inciderla per la sua etichetta poichè non era in buoni rapporti con Myers.
Haley aveva già inciso una discreta serie di pezzi per la Essex, una sorta di rockabilly con titoli come Real Rock Drive, Green Tree Boogie e Yes Indeed! che però ottengono solo un piccolo riscontro locale. Sicuramente hanno più impatto pezzi come Rocket 88 del 1951, Rock The Joint nel 1952 e Crazy Man, Crazy nel 1953.

A quei tempi era molto rischioso per la carriera di una cowboy band bianca registrare pezzi R&B o `race’ music come Rocket 88, ma Haley confidava molto nelle capacità e nelle qualità di gestione del titolare dell’etichetta Dave Miller.
Verso la fine del 1952 la band cambia il proprio nome in Bill Haley & His Comets e trasforma anche il proprio look per dare una nuova immagine al gruppo abbinata al nuovo stile musicale.
Siamo nel 1953 con Crazy Man, Crazy e questo piccolo rockabilly combo entra nel vero big beat `rock’n’roll’ sound con la batteria come componente dominante e permanente; questa sarà poi la caratteristica costante della band, un evidente riconoscimento allo stile di Gene Krupa ma con un beat più cattivo e ritmato.
L’ultimo ingrediente aggiunto alla band è il saxofono che è presente sulle ultime incisioni per la Essex e porta il piccolo combo a diventare un vero gruppo di sette elementi: Bill Haley alla chitarra ritmica; Billy Williamson alla steel guitar; Joe D’Ambrosio al sax tenore; Al Picirilli al contrabbasso; Johnny Grande al piano e occasionalmente Billy Gussak e Danny Cedrone alla batteria e lead guitar sostituiti, dopo la morte di Cedrone, da Dick Boccelli e Francis Beecher.

Quarta parte: The Clock Strikes One…alla Decca Records.
Se da un lato le piccole etichette erano libere nelle decisioni e nelle gestioni interne dall’altro erano sempre a corto di denaro così che ogni artista sognava comunque di poter incidere un giorno per una major. Questo valeva anche per Bill Haley & His Comets soprattutto perchè Dave Miller concentrava le proprie attenzione verso il mercato della ‘easy listening’ facendo incidere prevalentemente pezzi strumentali, colonne sonore di motivi romantici e pop realizzati da sconosciute orchestre sinfoniche tedesche….insomma era ancora molto lontano da quello che sarebbe stato il futuro della musica: il rock’n’roll.
Scaduto il contratto con la Essex i ragazzi vengono sottoposti alla Decca sotto la guida del produttore Milt Gabler che sembrava la persona ideale per la band.
La prima session per la Decca ha luogo il 12 aprile del 1954 al Pythian Temple della West 70th Street di New York City. A causa di un intoppo lungo il cammino la band arriva in ritardo allo studio e ha poco tempo per registrare i due pezzi.

Rock Around The Clock sarà il lato B di Thirteen Women e la maggior parte del tempo a disposizione viene così impegnato nell’esecuzione di Thirteen Women mentre per Rock Around The Clock non resta che qualche prova e in due `takes’ viene inciso.
Quando il disco viene finalmente distribuito non ottiene il successo sperato anche perchè i disc jockey facevano sentire solo il lato A. Ma fortunatamente Jimmy Myers (che, come co-autore reclamava la sua parte di guadagno per il brano) inizia a girare in lungo e in largo facendo visita alle varie stazioni radio e proponendo Rock Around The Clock.
Nel frattempo la Decca aveva realizzato un secondo singolo con Shake, Rattle & Roll come lato A che fa una breve comparsa nelle classifiche a differenza di Rock Around The Clock che sembrava destinato ad andare nel dimenticatoio. Ma le cose stavano andando diversamente e Rock Around The Clock stava lanciando Bill Haley…

Quinta parte: “Il seme della violenza (Blackboard Jungle)” – Il Rock’n’Roll approda a Hollywood.
Come Rock Around The Clock sia diventata la colonna sonora di Il Seme Della Violenza è ancora oggi un mistero. Jimmy Myers ha sempre affermato di essere stato lui a proporre la canzone al produttore del film; ma la versione più comune è che fu l’entusiasmo per la canzone da parte della figlia del regista Richard Brooks a far si che il brano fosse usato come simbolo della ribellione giovanile dell’epoca. L’ultima versione dice che fu il figlio di Glenn Ford che acquistato il disco lo fece ascoltare al regista e al produttore del film.

Epilogo: nato…. e rinato….
Oggi, dopo ben 50 anni dalla sua realizzazione Rock Around The Clock continua ad ispirare musicisti, televisione, radio e produttori di film così come giornalisti, storici e documentari. La canzone cattura pienamente lo spirito turbolento degli anni ‘50, un periodo di prosperità post guerra quando sia America che Inghilterra erano al top della ripresa economica.
La canzone stessa sembra aver superato lo stesso creatore percorrendo una carriera propria con comparse regolari in film tra cui American Graffiti e in televisione con la serie Happy Days nei primi anni ’70 fino alla ‘Disco Era’ mentre Bill Haley finisce la sua gloriosa carriera alla fine dei ‘50 e rimane, fino alla sua scomparsa, solo un’attrazione internazionale che si esibisce in occasioni revivalistiche. Infatti Bill Haley muore il 9 febbraio del 1981 all’età di 55 anni senza poter gustare le proprie incisioni rimasterizzate digitalmente su CD.
Nell’ottobre del 1987 i Comets si riuniscono e riprendono a suonare a livello internazionale e oggi (2004) con un età compresa tra i 70 e gli 82 sono ancora alle prese con registrazioni (in uscita un nuovo CD con un curioso pezzo dal titolo Viagra Rock!) e si esibiscono con la stessa carica della big band originale…come se Bill stesso fosse ancora presente.

Formazione dei Comets 1954
Bill Haley – band leader e chitarra ritmica
Johnny Grande – piano
Billy Williamson – steel guitar
Joe D’Ambrosio – sax tenore
Marshall Lytle – contrabbasso
Danny Cedrone – lead guitar
Billy Gussak – batteria

Anni d’oro 1955-59
Bill Haley – band leader e chitarra ritmica
Johnny Grande – piano
Billy Williamson – steel guitar
Rudi Pompilli – sax tenore
Al Rex – contrabbasso
Francis Beecher – lead guitar
Ralph Jones – batteria

Musicisti presenti in periodi vari
Dick Richards – batteria
Al Pompilli – basso
Nick Nastos – lead guitar
Hargus Robbins – piano
Curley Chawker – steel guitar
Ray Cawley – contrabbasso
John Kay – chitarra
Ray Parsons – chitarra

Formazione Comets attuale
Francis Beecher – lead guitar
Joe D’Ambrosio – sax tenore
Johnny Grande – piano
Marshall Lytle – contrabbasso
Dick Boccelli – batteria
+ Jack Buddin – vocals
(traduzione Maurizio Maiotti)

Maurizio Maiotti, fonte Jamboree n. 43, 2004

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