Don Gibson picture

Il suo primo disco apparve in Italia nell’estate del 1958 ma fu solo circa un anno dopo che mi accorsi di lui, grazie alla programmazione di alcuni suoi brani alla trasmissione radiofonica Discobolo, allora un importante punto di riferimento per aggiornarsi sulle novità discografiche.
In seguito restai affascinato dal suo unico E.P. italiano That Lonesome Valley, oltre che per il contenuto anche per la bella copertina disegnata dove figurava un buffo piccolo cowboy impegnatissimo a cantare a squarciagola, un simpatico personaggio che apparve, sullo sfondo di diversi coloratissimi scenari, su quasi tutte le copertine dei suoi 45 giri italiani, e anche su quella dell’unico LP, dischi che vennero pubblicati da noi all’incirca durante i quattro anni del suo periodo di maggior successo internazionale.

Nato a Shelby, North Carolina, il 3 aprile 1928, Donald Eugene Gibson a 14 anni è già un professionista che canta e suona la chitarra per diverse stazioni radio. Nel 1949 entra a far parte del gruppo western Sons Of The Soil col quale effettua le sue prime incisioni, per la Mercury, compresa Why Am I So Lonely.
La sua futura strepitosa vena compositiva si mette in luce già da questo titolo nel quale sono presenti quei contenuti di ‘solitudine’ e ‘tristezza’ che saranno poi ricorrenti nella sua copiosa produzione.
Negli anni successivi registra diverso materiale country per RCA Victor, Columbia e MGM ma le prime soddisfazioni gli arrivano come compositore, con Sweet Dreams interpretata da Faron Young (n.2 country nel 1956), e poi ripresa nel 1963 da Patsy Cline, e I Can’t Stop Loving You cantata da Kitty Wells.
Dal 1957 Gibson si lega nuovamente alla RCA Victor, con la quale resterà per una dozzina d’anni e realizzerà la sua migliore produzione, come autore e come cantante. Anzi, è con la sua collaborazione che il chitarrista e produttore Chet Atkins porrà le basi di quello che poi verrà definito ‘Nashville Sound’.

Nella primavera del 1958 il suo più grande successo di classifica e disco million seller è Oh Lonesome Me. Dalle spiccate caratteristiche pop-rock, il brano diventa un brillante, e all’epoca anomalo, brano ‘crossover’ fra le due categorie, n.1 country per otto settimane e n.7 pop. Sul retro del disco Gibson propone la sua versione di I Can’t Stop Loving You, anch’esso nella classifica pop, ma solo al n.81. Malgrado questo scarso risultato sarà questa composizione a dare fama imperitura al suo autore con le oltre 700 versioni di altri artisti che si contano fino ad oggi, tra le quali quella strepitosa di Ray Charles (n.1 pop nel 1962).
Fino al 1961 alcune altre sue ‘incursioni’ nella classifica pop, sebbene in tono minore, sono Blue Blue Day, Look Who’s Blue, Who Cares, Lonesome Old House, Just One Time, Sea Of Heartbreak e Lonesome Number One, poi nel corso del decennio il cantante torna nei ‘ranghi’ di un più tradizionale country dove, comunque, ottiene ancora buone soddisfazioni, portando nelle alte posizioni delle classifiche decine di canzoni e pubblicando circa una ventina di album. Alla lunga però la vena tende ad esaurirsi e verso la fine dei ’60 un lento calo di popolarità porta Gibson a rifugiarsi nell’uso di alcol e amfetamine.

Nel 1970 il passaggio alla Hickory (poi Hickory/MGM e ABC/Hickory) rinvigorisce la carriera dell’artista, il quale ottiene nuovi buoni risultati con Woman (Sensous Woman)  n.1 country nel 1972, One Day At A Time (1974) ed altri titoli, inclusi diversi duetti con la cantante Sue Thompson. Durante tutto il decennio pubblica un’altra ventina di album ma poi, realizzate sparute incisioni su MCA, Warner Bros e K-Tel, verso la metà degli ’80 Gibson si ritira dalle scene. Eletto alla Country Music Hall of Fame nel 2001, muore per cause naturali il 17 novembre 2003 a Nashville.

DISCOGRAFIA RCA ITALIANA
45 GIRI

Oh Lonesome Me/I Can’t Stop Loving You –
45 N 0673 (7.1958)
Look Who’s Blue/Give Myself A Party – 45 N 0759 (2.1959)
Sweet sweet girl/Too soon to know – 45 N 0796 (4.1959)
Who Cares/A Stranger To Me – 45 N 0814 (5.1959)
Bad Bad Day/Blue Blue Day – 45 N 0824 (6.1959)
Lonesome Old House/I Couldn’t Care Less – 45 N 0862 (8.1959)
Don’t Tell Me Your Troubles/Heartbreak Avenue – 45 N 0877 (11.1959)
I’m Moving On/Big Hearted Me – 45 N 0958 (1.1960)
Sea Of Heartbreak/I Think It’s Best (To Forget Me) – 45 N 1223 (2.1962)
Lonesome Number One/The Same Old Trouble – 45 N 1235 (3.1962)
I Can’t Stop Loving You/I Can Mend Your Broken Heart – 45 N 1291 (11.1962)

45 GIRI EP
That Lonesome Valley (uscito con due copertine diverse) – EPA 4335 (5.1959)

LP
Oh Lonesome Me – LPM 1743 (6.1959)
A.V. – RCA Graffiti 1 (1 p.) – 1307/008 (1975)
A.V. – Pop Graffiti, The Late 50s (1 p.) – Linea Tre TNL1-7315 (10.1976) Riedizione Linea Tre NL 47315
A.V. – Graffiti, The Early ’60s (1 p.) – Linea Tre TNL1-7316 (10.1976) Riedizione Linea Tre NL 47316
A.V. – International Graffiti Vol.4 (1 p.) – K-Tel SKI 5137 (11.1983)

Augusto Morini, fonte Jamboree n. 42, 2004

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