Le Danze Popolari Nord Americane

Negli Stati Uniti la fortuna delle danze popolari tradizionali, pur nell’alternarsi di auge e declino, è favorita dalla sopravvivenza della musica che di queste danze è supporto essenziale: la old-time music appalachiana, la dance music del New England, la musica da ballo degli Stati del Sud-Ovest. Le considerazioni che seguono giustificano questa collocazione geografica, e la diffusione regionale delle square dances, delle contra dances e delle round dances.

L’America coloniale
Le danze collettive più diffuse nelle colonie della Nuova Inghilterra, perlomeno fino alla Guerra di Indipendenza Americana, erano indubbiamente le contra dances. Esse discendevano direttamente dalle danze rurali inglesi, anzi, la sopravvivenza al di qua e al di là dell’oceano Atlantico di alcune di esse ne costituisce la prova più concreta.
Il nome ‘contra dance’, con cui sono note negli Stati Uniti, deriva da ‘contre danse’, termine con cui in Francia era stato deformato e nazionalizzato l’originale ‘country dance’ britannico.
Più che di deformazione, comunque, si può parlare di identificazione delle country dances britanniche con le più diffuse di esse, quelle eseguite da due linee contrapposte di danzatori; tanto che in America ‘contra dances’ sono considerate solo queste ultime.
La contra dance britannica ha come antenata la ‘Morris dance’, una danza cerimoniale eseguita da soli uomini in numero di sei disposti su due file contrapposte di tre: i danzatori impugnano dei bastoni con i quali battono il terreno per la semina. Anche se nei secoli che prendiamo in considerazione non ha più senso attribuire a queste danze carattere cerimoniale, ma solo funzione socializzante, tale interpretazione simbolica è plausibile se si pensa che presso tutte le popolazioni primitive, sono state riscontrate danze analoghe di analogo contenuto magico-rituale.

Le fortune delle country dances inglesi hanno inizio con l’opera di John Playlord ‘The English Dancing Master, Or Plaine And Easie Rules For The Dancing Of Country Dances, With The Tune For Each Dance’, edito a Londra nel 1650. Era la prima volta che veniva stampato un manuale sulle danze popolari collettive, fino ad allora apprese direttamente danzandole od osservandole. Corredato di melodie per ogni danza e di brevi e sintetiche spiegazioni sulle sequenze relative a ciascuna di esse, il libro conteneva nella sua prima edizione 104 danze (tra round, square, longs for four ed altre). Le successive edizioni divennero via via più corpose e mentre le round e square dances venivano relegate ad un ruolo secondario e cadevano in disuso, le ‘contra dances’ (chiamate sul Playford ‘Longways’ e apprezzate perché ‘for as many as will’ – cioè senza numero prefissato di ballerini -) crescevano fino alle 914 sulle complessive 918 danze contenute nell’edizione del 1721-28, a dimostrazione della loro popolarità non solo in Inghilterra ma in tutta Europa e della conseguente identificazione delle country dances con esse.
All’epoca della prima edizione del Playford, i Padri Pellegrini erano appena sbarcati in America; e per lungo tempo le danze non furono certamente la loro occupazione principale, sia perché impegnati a risolvere problemi di sopravvivenza e di organizzazione ben più urgenti, in secondo luogo per una naturale avversione della morale Puritana nei confronti della danza. In realtà, le country dances sopravvissero tranquillamente o quasi perfino nel puritanissimo New England.

L’ottocento
Quale ruolo rivestono i francesi in questa storia? Alleati dei coloni contro gli inglesi durante la Guerra di Indipendenza, non potevano non generare una profonda influenza sulla nascente cultura ‘americana’, alla ricerca di modelli di riferimento. Il veicolo della penetrazione della cultura francese per quanto riguarda il ballo, furono i cosiddetti French Dancing Masters. Questi maestri di ballo sfruttano la crescente moda per tutto quello che era francese che, soprattutto dopo la guerra del 1812, si manifestò, unitamente al rafforzarsi di un generalizzato sentimento anti-inglese, in quasi tutte le colonie (ad eccezione degli Stati yankees del New England).
Accompagnandosi spesso col violino mentre guidavano le danze, essi soddisfacevano la crescente richiesta di intrattenimenti sociali che si sviluppò nelle classi più abbienti delle città della costa atlantica (New York, Philadelphia, Newport, Portsmouth), ed in primo luogo al ballo.
Furono i dancing masters francesi ad introdurre in America, verso la fine del XVIII secolo, la quadrille, che – ribattezzata square dance perché eseguita da quattro coppie disposte ai vertici di un quadrato – diventò la danza collettiva più popolare di tutti gli Stati Uniti. Le varie danze (cotillons e caledonians francesi, running set anglo-scozzese ecc.) sopravvissero con meno cambiamenti nelle campagne e sulle montagne. Un classico esempio è proprio il running set, caduto in disuso nella stessa Scozia ma sopravvissuto integralmente sulle montagne del Kentucky.

Il favore incontrato dalle square dances le diffuse in tutti gli Stati dell’Est, anche se nelle grandi città persero mollo del loro sapore popolare, arrivando ad essere eseguite con l’accompagnamento di vere e proprie orchestre. Penetrate negli Stati del Sud, entrarono nella tradizione locale, tanto che gran parte della musica strumentale per string bands venne strutturata in modo da fornire la corretta base musicale a queste danze.
Ma la vera fortuna delle square dances è legata soprattutto al loro diffondersi verso Ovest al seguito di quella lunga marcia di avvicinamento che doveva portare i pionieri fino alle coste dell’Oceano Pacifico. Questo porta spesso a identificare semplicisticamente le square dances con i ‘balli dell’epopea del West’, ovvero con i ‘balli dei cowboys’, a torto considerate da molti figure simboliche del mito della ‘colonizzazione’ del selvaggio West (!).
All’incirca dopo la Guerra Civile si verificò l’introduzione del caller o prompter, il che causò il rapido declino del dancing master di stampo tradizionale, che insegnava movimenti e sequenze fino alla nausea prima di permettere ai propri allievi di eseguirli al suono della musica. Il caller nel corso della danza sottolineava la melodia con una mescolanza di prosa, canto e improvvisazione di versi, nei quali al momento giusto inseriva le istruzioni per le figure che le coppie dovevano eseguire.

Era dunque regista ed al tempo stesso interprete del ballo. I versi improvvisati da questa singolare figura di poeta popolare potevano andare dal ‘non-sense’ fino ad un notevole lirismo.
Le danze collettive ricevettero nuovo impulso dalla introduzione del caller: comandi quali “Ally man left, Dozy do” ecc, conferivano maggior fascino alle danze e le rendevano più immediate da eseguire. Anche se considerata con orrore dai dancing masters tradizionali, questa nuova moda ebbe la meglio.
Tra le nuove figurazioni nate in questo periodo, una in particolare doveva legarsi alla fortuna del ‘nuovo corso’: lo swing. Nonostante i tentativi dei dancing masters di contenerla entro i limiti della ‘decenza morale’, la nuova figura (la coppia ruotava velocemente su se stessa in modo vorticoso ed eccitante) entrò a far parte di tutte le danze collettive.
Altri tipi di danza che divennero assai popolari nell’America dell’Ottocento, furono le cosiddette round dances, così definite perché eseguite dalle coppie disposte in cerchio e muoventisi secondo figura geometrica. Si trattava di nient’altro che balli di coppia originari dell’Europa, come la polka, la scottische, il valzer ed altre ancora; la loro provenienza era tutt’altro che popolare, ma questo non impedì che attecchissero sia nel New England che ancor più nel West, principalmente nelle città.

New England
La solida sopravvivenza di ‘contra dances’ nel New England è legata principalmente a manifestazioni sociali quali i kitchen junket o barn dances, nei quali lo spirito originario si mantenne più che nelle square dances. Queste occasioni sociali si svolgevano in genere nella cucina (kitchen), solitamente l’ambiente più spazioso della casa e certamente il più caldo, ovvero sull’aia (barn), ed erano eseguite inizialmente al suono del solo violino. Le preferenze degli yankees andavano alle contra dances perché più facili da memorizzare. Le ‘contras’ sopravvissute fino ad oggi vengono anche chiamate chestnuts: brani come Money Musck, Chorus Jig, Hull’s Victory, Growlin’ Old Man And Grumbling Old Woman, Ragtime Annie. Non è un caso che proprio nel New England sia sopravvissuta senza grossi cambiamenti The Virginia Reel, una antica danza inglese della tessitura dal nome originale Sir Roger De Coverly.
Quanto alle square dances, nel New England non hanno mai attecchito, sia per il tradizionalismo degli abitanti, sia perché molto più complesse e difficili da memorizzare. Nella tradizione locale le figure sono limitale (venti o poco più), c’è maggiore legame tra musica e danza ed il ritmo è moderato: ne segue che, contrariamente alle squares eseguite nelle altre regioni, sono più semplici da seguire anche per un principiante e maggiormente gustabili melodicamente.
La seconda parte dell’articolo che avete appena letto verrà pubblicata sul prossimo numero di Country Store. Si ringraziano, oltre all’autore, gli amici di Folk Bulletin i quali lo pubblicarono sulla loro bella rivista alcuni anni fa.

Mariano De Simone, fonte Country Store n. 33, 1996

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