Highway 101 è una delle più interessanti novità della new country music. Brillante, dinamico e raffinato, il quartetto formato da Paulette Carlson, Cactus Moser, Jack Daniels e Curtis Stone si vuole imporre come il leader della ‘nouvelle vague’ nashvilliana.
Grazie al fascino e alle notevoli qualità vocali di Paulette Carlson, Highway 101 può contare su un ‘plus’ considerevole rispetto a molti rivali che faticano a trovare elementi originali uniti ad un’immagine immediatamente riconoscibile.
La bionda ed attraente Paulette, infatti, non è personaggio di cui con facilità si possano dimenticare il ‘look’ né la voce morbida e flessuosa (al suo meglio nel gradevolissimo Who’s Lonely Now) capace di essere a proprio agio nella suggestiva While You Sleep Last Night e allo stesso tempo di interpretare con grinta e precisione brani tirati (come la track d’apertura, la trascinante I Can’t Love You Baby).
Gestito con abilità da un boss come Chuck Morris (attuale manager della Nitty Gritty Dirt Band e di altri interessanti gruppi country), Highway 101 giunge con Paint The Town al terzo album di una carriera iniziata pochi anni orsono ma già densa di numerose soddisfazioni.
La bella Paulette ha infatti condotto i suoi compagni sulla vetta delle ‘country charts’ e gli ha fatto ottenere numerosi riconoscimenti e ‘music awards’.
Il suono del gruppo è ovviamente costruito attorno alla personalità di questa giovane ragazza del Minnesota che incorpora tutte le caratteristiche della ‘country star’ ma che possiede in più una versatilità vocale spesso assente anche tra le migliori interpreti di questo particolare genere.
La sua voce risulta ‘trademark’ inconfondibile nei brani cadenzati, nelle ‘honky tonk songs’ così ben interpretate dalla band e in quel country-rock tirato ma elegante tornato di moda in questi giorni.
Persino nelle ottime armonie vocali non viene mai tolto il ruolo di privilegio alla voce della Carlson che rimane mixata sempre ad un livello leggermente superiore alle altre.
Paint The Town è album calibrato e assai ben riuscito, forse non così originale come il primo LP ma probabilmente più omogeneo e maturo.
Tra i brani migliori, oltre ai tre precedentemente citati, vanno assolutamente segnalati Rough And Tumble Heart e la bellissima cover di Sweet Baby James. Proprio nel brano di Taylor, si ha la sensazione del valore assoluto di questa band dal sound pulito e dalle notevole abilità tecnico-strumentali.
E grazie a Sweet Baby James, in chiusura dell’album, se ancora ce ne fosse bisogno, si scopre tutto il valore della Carlson: con un’interpretazione morbida, calda e ispirata Paulette riesce ad aggiungere ad un brano senza tempo emozioni e vibrazioni nuove.
Un’esperienza da provare anche a chi non piace il country.
I Can’t Love You Baby / If Love Had A Heart / While You Slept Last Night / This Side Of Goodbye / Walkin’, Talkìn’, Cryin’, Barely Beatin’ Broken Heart / I’ll Paint The Town / Rough And Tumble Heart / Midnight Angel / Who’s Lonely Now / Sweet Baby James
Warner Bros. – 9 255992-1 (New Country, 1989)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! N. 39, 1990
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