Dave Evans - Hang Out A Light For Me cover album

Innanzi tutto non è da confondere con il chitarrista degli U2. Questo Dave Evans nasce in Ohio ed il padre Bill Evans (anche lui da non confondere con il famoso pianista jazz), gli regala ben presto un banjo. Comincia nel 1968 a suonare con Earl Taylor, poi la grande occasione con i Lonesome Ramblers di Larry Sparks il quale lo valorizza anche come cantante. La carriera musicale prosegue con Red Allen e con i Going Brothers, per poi dal 1978 avere una propria band che chiama Dave Evans & River Bend, con la quale incide alcuni dischi. Poi segue un periodo molto duro, con sei anni di carcere per aver reagito troppo violentemente ad una provocazione. Ma riesce a tornare alla musica, a ritrovare gli amici ed i fans ed ad incidere una serie di buoni dischi.

In questo Hang Out A Light For Me, suo lavoro più recente, una manciata di pezzi sono scritti da lui, tra cui l’ottima title-track, altri invece rendono omaggio ad altri autori più o meno noti: merita nominare The Darkest Hour Is Just Before Dawn di Ralph Stanley, dalla strofa sommessa che prorompe al ritornello nella ricchezza di lead, tenore, baritono e basso, oppure Wait A Little Longer, Please Jesus anch’esso cantato a quattro voci, per terminare, in chiusura del disco, con un classico di Hank Williams, House Of Gold, interpretato con sentimento e sofferenza, con la sua voce accompagnata dalla sola chitarra. Ed è proprio la sua voce, calda e rustica, appena scartavetrata dalle vicissitudini della sua vita, a rendere questo un disco straordinario e godibile, un disco che accontenta sia gli appassionati di bluegrass tradizionale sia di gospel.
Lo aiutano tra gli altri Randy Kohrs, Mike Bub (Del McCoury Band), Ray Craft (recentemente con i Rock County) e Don Rigsby (Lonesome River Band, ecc, ecc) che è anche il produttore dell’intero progetto.
In definitiva un disco genuino, onesto, partecipato, un disco da riascoltare sempre con piacere e coinvolgimento, come se Dave Evans fosse divenuto un amico, uno di quelli con la tradizione ben salda nel cuore e la lezione dei classici ben chiara nella mente.

Rebel 1777 (Bluegrass Tradizionale, 2002)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2005

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