Dave Evans - High Waters cover album

Questa è un’altra ristampa che la Rebel mette sul mercato di un disco già uscito per la Neon Records nel 1998, e come il solito si dimentica nelle note di copertina di segnalare questo particolare. Ristampa naturalmente lodevole, che va ad aggiungersi alle altre che l’etichetta di Charlottesville, Virginia, ha ripubblicato di questo interessante banjoista e chitarrista con alle spalle trent’anni di carriera ed una vita assai tormentata. Probabilmente questo High Waters doveva essere stampato insieme al quasi contemporaneo Just Look At Me Now, ma la parzialmente diversa line-up dei musicisti ed il differente argomento hanno fatto propendere per due uscite separate. Difatti High Waters offre canzoni di dolore ma anche di speranza che parlano della durezza della vita (ed in particolare della sua esperienza in carcere) ed è dedicato a coloro che sono riusciti, come lui, a superare tutte le avversità.

Sei pezzi su dodici sono scritti da Dave Evans stesso, e la palma dei più belli va all’iniziale Stone Coal West Virginia ed alla potente title-track High Water (Bad Blood), entrambe appunto con la sua firma, così come Cold Dark Cell, dall’impianto decisamente blues, senza poi dimenticare He Died A Rounder At 21, un grande pezzo di Jimmie Skinner cantato stavolta dall’ottimo Ray Craft, o l’intensa Humble Carpenter From Galilee, mentre abbiamo prova della sua abilità come banjoista nello strumentale Dear Old Dixie di Flatt & Scruggs.
La sua voce è piena e provata dalla vita ed i musicisti che lo accompagnano, pur se poco noti, sono sempre all’altezza.
Dave Evans rimane uno dei musicisti bluegrass più espressivi e pieni di sentimento e questo che ci propone è un disco attuale, sul quale non pesano assolutamente la mezza dozzina di anni trascorsi dalla sua prima pubblicazione.

Rebel 1787 (Bluegrass Tradizionale, 2003)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2005

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