30 anni sono passati da quando David Grisman rivoluzionò il mondo del mandolino bluegrass. Da allora il suo stile intriso di tradizione, jazz, atmosfere brasiliane e latine. Festeggiano il compleanno Jim Kerwin contrabbasso, Gerge Marsh batteria e percussioni, Matt Eakle flauti ed Enrique Coria chitarra.
Dawgs’s Groove si apre con Limestones che Grisman presenta come un ponte tra il jazz tradizionale e moderno. Brano tipico con passaggi già sentiti, una citazione di se stesso senza nulla togliere alla freschezza del pezzo. Si prosegue con La Grande Guignole un tributo alla passione per il melodramma francese. Ella McDonnell che Kerwin dedica alla nonna irlandese da cui i molti richiami alla tradizione irish. Waltz For Lucy di Marsh scritto in memoria della figlia mancata all’età di 15 anni. Melodia carica di sentimento, dolce e d’atmosfera. Belli l’intervento di chitarra e contrabbasso, suonato con l’archetto, a definirne i contorni.
Si prosegue con due Grismaniani Zambola, una samba come ai tempi di Dawganova, e Tracy’s Tune dedicata alla moglie che firma Dawg’s Groove in cui efficace è l’intro di contrabbasso, mandolino e percussioni. Segue Cinderella’s Fella, molto jazzy e molto Grisman. My Friend Dawg, di Eakle, è un omaggio latino al maestro. Brano sottotono rispetto al resto. E’ sempre David Grisman che dedica Blues For Vassar all’amico violinista scomparso Vassar Clements. Un intenso blues a chiudere questo Dawgs’s Groove, un CD in cui si ritrova la vena compositiva ad alti livelli dei tempi migliori, un grande album. Come sempre dopo un po’ di silenzio parte la traccia fantasma reprise di Dawg’s Groove.
Un dettaglio tecnico per i mandolinisti in ascolto: Mr.Dawg ha suonato un mandolino modello J5, ben visibile nelle foto di copertina, del nostro liutaio genovese Corrado Giacomel.
Acoustic Disc ACD-66 (Dawg Music, New Acoustic Music, Swing Acustico, 2006)
Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2006