Jim Lauderdale - Bluegrass cover album

Dopo due anni di silenzio, doppia uscita, contemporanea, per Jim Lauderdale, multiforme artista dall’animo tradizionalista, dalla voce da outlaw polveroso e dalla faccia da vecchio rocker, a mostrarci (alcuni) aspetti del suo estro creativo: ben allineati, uno vicino l’altro, sullo scaffale del negozio troviamo Country Super Hits, Vol. 1 e Bluegrass. La mia scelta va a quest’ultimo, per amore dell’approccio che Jim ha avuto nei tempi passati verso questa musica.
Inizialmente il disco può anche parzialmente deludere, e ci vanno almeno un paio di attenti ascolti per entrare nella visione che il nostro Jim ha di intendere, interpretare ed offrire la musica bluegrass, come da imperioso titolo: una buona dose di tensione, di gusto, anche di virtuosismo, ma pure molta melodia, da ballata country, presente in alcuni brani che sono poi proprio quelli che purtroppo entusiasmano di meno.

Piacciono particolarmente l’iniziale Mighty Lonesome, con il dobro ammiccante e There Goes Bessie Brown urbana e martellante, nonché Don’t Blame The Wrong Guy apparentemente caotica. In ogni caso non tutti i brani hanno il feeling, la tensione emotiva delle precedenti simili prove, vedi i due dischi con Ralph Stanley, I Feel Like Singing Today e Lost In The Lonesome Pine (quest’ultimo vincitore di un Grammy) o anche dell’ottimo Headed For The Hills.
In definitiva il disco è veramente piacevole: tutti i pezzi portano la sua firma, da solo o come co-autore, e di rilievo sono i collaboratori, da Bryan Sutton (e si sente) a Randy Khors e Josh Williams. Viene da chiedersi come mai un artista così variegato e capace (suoi pezzi sono stati interpretati da George Strait, Dixie Chicks, ecc.) rimanga ai margini della scena musicale. Ma forse è una scelta volontaria, per poter avere la libertà di fare la musica che più desidera. E noi lì, a meravigliarsi ogni volta.

Yep Roc 2137 (Bluegrass Moderno, Singer Songwriter, 2006)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2007

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