Un nuovo disco di Bill Staines, folk singer dalla voce modulata e dai modi gentili, è sempre un avvenimento per coloro che seguono la scena cantautorale statunitense, un modo per incontrare un vecchio amico e un nume tutelare della tradizione tra country e folk.
Da più di quarantacinque anni Bill Staines rappresenta la quintessenza del troubadour, dal nativo New England e dalla splendida scena tra Cambridge e Boston, Massachussetts al resto degli States in cui ha portato la sua musicalità semplice ma sempre poeticamente rilevante.
Decine di album incisi, un repertorio ripreso da musicisti come Peter, Paul & Mary, Nanci Griffith, Priscilla Herdman e Jerry Jeff Walker tra gli altri, un legame fortissimo con la propria terra e un’ispirazione che ha toccato generazioni di singer songwriters, questa è in estrema sintesi la carriera di Bill Staines, una carriera che prosegue con inalterata bellezza e che si arricchisce di un capitolo tra i più positivi come Beneath Some Lucky Star in cui il nostro affianca proprie composizioni a brani altrui in una sequenza piacevolissima.
Da Shady Grove di Pierce Pettis a Lightship di Mason Daring, dal sempre eccellente traditional Lord Franklin a The French Girl di Ian & Sylvia Tyson, Bill Staines omaggia autori che a loro volta lo hanno riconosciuto come ispiratore, con perizia, modestia ed onestà, tre doti che ha sempre avuto.
Il resto è originale, brillantemente ed artigianalmente confezionato, mantenendo salde coerenza e poesia. Salt Air, The Road To Rustico, la pianistica Ceremony, la magnifica ed autobiografica Along The Road vanno ad aggiungersi ad un songbook di ottima fattura, melodicamente rilevante e coeso come in tutta la sua carriera. Beneath Some Lucky Star è un disco che guarda al passato con nostalgia ma anche al futuro con speranza, un nuovo e prezioso capitolo di una discografia che lo vede legato da un ventennio circa alla Red House Records, casa perfetta per ospitare uno dei grandi della canzone americana.
Red House RHR CD-262 (Country Folk, Folk, Singer Songwriter, 2012)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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