Kazuhiro Inaba - Teardrop On A Rose cover album

La prima tentazione è di raccomandare questo disco solo alle persone insonni, perché le avrebbe senz’altro aiutate. Tuttavia dopo ripetuti ascolti il lavoro di Kazuhiro Inaba non è poi così brutto, senz’altro rilassato, però in fondo carino.
Tra la sua discografia, presumo abbastanza ampia in Giappone dove è molto popolare come banjoista, noi conosciamo solo i lavori editi in America: Goin’ Across The Sea uscito per la Hay Holler all’inizio degli anni ’90, Dixie Dream per la Copper Creek del 2000 ed ora, sempre per l’etichetta di Roanoke, Virginia, questo Teardrop On A Rose. Come nei dischi precedenti, per arricchire il suo lavoro si fa aiutare da nomi importanti della scena musicale americana: questa volta Buddy Spicher al fiddle e viola, Keith Little e Kathy Chiavola alle voci e Bob Moore al basso.

Teardrop On A Rose è principalmente un omaggio alla figura ed alla musica di Hank Williams: oltre alla doverosa dedica sul retro di copertina la maggior parte dei pezzi sono stati scritti o interpretati dal grande Hank. Il nostro Kazuhiro Inaba lascia nella custodia il suo banjo e suona solo la chitarra, oltre naturalmente a cantare, ed il risultato finale, come dicevamo prima, è carino, delicato, eseguito con semplicità e molto rispetto degli originali, tanto da far dire a Tim O’Brien nelle note introduttive che Kaz interpreta queste vecchie canzoni come fossero sue. Certo la sua voce non è il massimo, però qualche sensazione positiva la provoca.
Nonostante la rilassatezza del disco (non monotonia, non è giusto e non è vero dirlo), in questo disco c’è più country, quello vero, quello delle radici, rispetto a molti altri recenti dischi di Nashville che si spacciano per tali, e magari ci convincono di esserlo. Da ascoltare con simpatia per l’impegno e per le intenzioni.

Copper Creek 0216 (Country Acustico, 2003)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2010

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