Hayseed Dixie - Killer Grass cover album

Brutta cosa avere dei preconcetti. Non mi piace sentire stravolgere e violentare in sonorità completamente diverse delle musiche nate da sensibilità ed esperienze di un determinato genere. Questa intenzionale chiusura mentale la applico alla (troppo) lunga serie dei Pickin’ On dell’etichetta CMH ed anche agli Hayseed Dixie, che avevano cominciato nel 2000 calandosi completamente nella rilettura di pezzi degli AC/DC (coinvolgimento che arrivava fino a chiamarsi come gli imitati, basta leggere il loro nome con i giusti accenti).
Ma ora che casualmente il loro ultimo lavoro, Killer Grass,  mi è caduto nel lettore, devo ammettere che la musica degli Hayseed Dixie è corposa e spumeggiante, nonché davvero piacevole: una dozzina di tracce equamente distribuite tra originali e cover di moderne e ormai classiche rock song in un adattamento bluegrass molto, molto progressivo. Versioni frenetiche, da far rivoltare nella tomba o nel proprio letto gli autori originali: straordinaria la forza di Won’t Get Fooled Again, cover degli Who, mentre risulta musicalmente ovvia anche se affascinante la riproposta di Bohemian Rhapsody dei Queen. Ed anche i brani originali sono altrettanto coinvolgenti, in primis la traccia di apertura Tolerance.

E poi sono completamente fuori di testa: a partire dalla copertina del dischetto (quanto di più turpe una foto segnaletica può essere) fino ai vari video copiosamente distribuiti sul web o nel DVD accluso a questo Killer Grass. Questi quattro ribelli (tra cui due figli d’arte, eredi del grande Don Reno) coniugano una perfetta ortodossia strumentale con banjo, mandolino, chitarra e basso ad una sana (?) pazzia, divertendosi e facendo divertire. Dischetto piacevole ed eccitante, dicevo, gradito forse di più agli appassionati di bluegrass che a quelli di hard-rock: in ogni caso da non assumere quando si è al volante.

Cooking Vinyl (Bluegrass Progressivo, 2010)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2010

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