Tad Marks - Our Crazy Love Affairs cover album

Tad Marks è stato il fiddler, tra gli altri, di Red Allen, James King, Kate McKenzie, Del McCoury, Lynn Morris (con la quale lo abbiamo ascoltato qui in Italia nel 1992), anche se ora preferisce rimanersene vicino a casa, zona Washington DC, a costruire e riparare violini ed a suonare con la piccola band Big Hillbilly Bluegrass. In questo suo lavoro solista ci propone quasi tutti brani scritti da lui, dimostrando oltre alla già nota abilità con fiddle, mandolino e chitarra, anche capacità compositiva. Lo aiutano altri semisconosciuti musicisti sempre dell’area Washington e Baltimora, tra cui merita citare il versatile Zan McLeod.

Il disco nel complesso è poco profondo, senza molto spessore, anche se a volte alcuni pezzi sono ben di più di una suonata tra amici. Ad esempio Proud Nation eseguito dal solo fiddle con una leggera percussione è davvero interessante, forse il brano migliore del disco, The March To Gettysburg (ispirata dalla visione in TV dei soldati americani che entrano a Baghdad (!) con alla fine alcune note della celebre Dixie) è una marcetta graziosa anche se un po’ scontata mentre il tradizionale Temperance Reel unito a Hoofer Hornpipe sono resi con grazia. Non per nulla ho citato solo strumentali, perché la sua voce e quelle di Esther Haynes e Ann Roddy, le cantanti che lo aiutano, sono purtroppo un po’ deboli.
Non solo il bluegrass, ma molti sono i generi che lo hanno influenzato: ad esempio Carlene è un cajun dal ritornello molto orecchiabile anche se semplice, Oh Mexico ha un titolo abbastanza esplicativo, East Tennessee Girl è swingata e qui e là ci sono profumi di old time, folk e celtico. Fin qui va bene, ma ci tocca anche sopportare in finale di disco un Little Cabana pesantemente calypso!

Crop Circle 043 (Bluegrass Tradizionale, 2003)

Claudio Pella, fonte TLJ, 2010

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