Se chiedete a Bodie Powell dove è nato, vi risponderà Nashville, TN, ma aggiungerà immediatamente che si è trasferito in Texas appena ha potuto e questo ha coinciso con il momento in cui il nostro ha iniziato il tirocinio e la dura gavetta che la carriera di entertainer intrapresa necessariamente richiede.
Nella sua giovinezza Bodie ha fatto parte della band di Billy Walker, di Little Jimmie Dickens ed ha recentemente suonato addirittura con il gruppo di Johnny Cash. Quando Johnny ha dovuto sospendere le esibizioni a causa dei ben noti e gravi problemi di salute, Bodie è tornato in Texas con un suo gruppo, la Borderline Band ed è diventato la ’house band’ al popolarissimo Billy Bob’s Texas, The Largest World’s Honky-Tonk (ma non era Gilley’s?).
Subito dopo è uscito il suo CD di esordio, Bodie Powell & The Borderline Band, con brani tipo Texas Has It All e Two Steppin’ Out, tutt’ora in rotazione nelle stazioni radiofoniche texane.
A fine 1999 esce questo Turn Up The Jukebox e non poteva esserci migliore conferma. Il title-track parte con un ‘tiro’ eccellente: steel guitar (Ralph Mooney) e fiddles sugli scudi e Johnny Bush nel cuore per uno shuffle texano quanto la missione di Alamo. Country boogie a mille anche per Beer Bottle Mountain: grande titolo che da solo racconta la storia di una vita, oltre che di una – grande – song.
Dog House ha il piglio delle cose migliori di un certo new-country, mentre Me Too è una ballata amara sulle riflessioni di un rapporto che oramai non ha più ragione di esistere. Questa ed altre sette canzoni di Turn Up The Jukebox sono composte dai coniugi Powell (Bodie e Donna, texana doc), che pare abbiano tutti i numeri per dire la loro in termini di country music, come si evince facilmente dall’ascolto di brani quali Two Rockin’ Chairs e Old Fort Worth Waltz (valzeroni nella migliore tradizione texana), Heart Don’t Fail Me Now e Big Rig (piacevolmente swingata).
Tex Western (1999)
Dino Della Casa, fonte TLJ, 2005